Manto maculato, ciuffi di pelo sulle orecchie e ad altissimo rischio di estinzione, la lince iberica sta tornando a ripopolare Spagna e Portogallo. Secondo l’ultimo monitoraggio, riportato dal The Guardian, la popolazione di lince nella penisola iberica è aumentata di 9 volte in 18 anni, passando da 94 nel 2002 a 855 quest’anno. Gli esperti dicono che se gli attuali sforzi di conservazione e reintroduzione riusciranno a mantenere il loro slancio, la specie potrebbe essere fuori pericolo entro il 2040.
Il monitoraggio effettuato nel 2019, grazie alle trappole fotografiche, ha rivelato che oltre l’80% della popolazione di lince iberica si trova in Spagna, in particolare nel parco nazionale della Sierra Morena e della Donaña. Soltanto lo scorso anno, sono circa 311 i cuccioli di lince nati nella penisola e 188 le femmine in età riproduttiva. Un piccolo miracolo se si pensa che, alla fine del secolo scorso, la lince iberica era finita nella lista degli animali ad altissimo rischio di estinzione, a causa della carenza di cibo.
I conigli, infatti, rappresentano la maggiore fonte di nutrimento della lince iberica, circa il 98% della loro dieta. Ma, a causa di diverse epidemie di mixomatosi degli ultimi anni, la popolazione di conigli si è ridotta drasticamente, impattando in modo significativo anche sulla sopravvivenza della lince iberica. “Per sopravvivere – spiega il WWF – un maschio ha bisogno di almeno un coniglio al giorno, mentre una femmina ne deve catturare almeno tre, per allevare i cuccioli“.
Il biologo Miguel Ángel Simón ha trascorso 22 anni della sua vita a studiare la lince iberica con l’obiettivo di favorirne la sopravvivenza. “Quando abbiamo iniziato nel 2000, non sapevamo nemmeno quante fossero le linci rimaste“, dice al The Guardian. “Dal primo monitoraggio abbiamo scoperto che erano 94 e pensavamo che sarebbero sparite“, racconta il biologo, sottolineando che per la lince iberica ci fossero ben poche speranze agli inizi degli anni Duemila.
Ma, grazie a una serie di progetti, coordinati dal governo andaluso in collaborazione con altre regioni spagnole, le autorità portoghesi e le ONG per la conservazione delle specie a rischio di estinzione sono riuscite nell’impossibile: salvare la lince iberica.
“Oggi la situazione è abbastanza buona e penso che possiamo essere ottimisti e abbastanza calmi“, aggiunge Miguel Ángel Simón. Infatti, grazie allo sforzo coordinato delle forze in campo, non solo è stata recuperata la popolazione del felino in Andalusia, “ma abbiamo anche costruito popolazioni in Portogallo, dove la lince era estinta, in Extremadura e in Castilla -La Mancha“, spiega il biologo.
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