Sembra esser tornato il sereno nei rapporti diplomatici fra Italia e Francia. Macron e Meloni si vedranno fra oggi e domani e chiariranno, in modo definitivo, ogni contrasto per appianare le ultime discordie lasciate in sospeso.
È atteso, a Parigi, il bilaterale fra i due leader, dopo alcuni mesi di tensioni e di questioni che devono essere risolte.
Il presidente francese Macron e la presidente del Consiglio italiano, Meloni, si incontreranno a Parigi. È atteso, infatti, il bilaterale per chiarire ed appianare, fra l’altro, alcune importanti questioni lasciate in sospeso dopo ben 7 mesi. Mesi durante i quali ci sono stati silenzi che necessitano di trovare voce, anche, per eliminare del tutto i contrasti che ci sono stati.
Non si sa ancora, di preciso, quando i due leader si incontreranno (se stasera o domani nel corso della giornata), come non è ancora dato sapere se, alla fine del loro incontro, rilasceranno pubbliche dichiarazioni o, anche, decideranno per un comunicato stampa congiunto per dare di nuovo avvio ad una ritrovata sintonia fra i due e fra i Paesi che rappresentano.
Come dicevamo, il bilaterale Italia – Francia è atteso, dopo le conversazioni avute in una suite di un hotel di Bruxelles e a margine del G7 di Hiroshima. Ma alla fine, l’incontro è arrivato. Con molta probabilità si incontreranno domani all’Eliseo, proprio quando la presidente Meloni sarà a Parigi per promuovere la candidatura di Roma all’Expo 2030.
Ritornano i colloqui ma, anche, i trattati. O una cena alle 20 nella sede del Presidente, o un incontro da incastrare tra la visita della Meloni all’assemblea generale della Bei, e un evento all’ambasciata italiana per promuovere Roma all’Expo 2030.
La soluzione potrebbe essere quella della riunione serale, ma l’opzione che sembra prevalere, per i francesi, è quella dell’incontro da “incastrare”. Per il loro faccia a faccia, però, i due presidente preferirebbero un incontro al di fuori dell’Eliseo, anche perché si tratta di un incontro importante, che serve a spianare le tensioni e le accuse che ne sono scaturite dopo alcuni incidenti diplomatici.
Un tira e molla diplomatico è andato avanti per tre giorni e rischiava in ogni momento di trasformarsi in un vero e proprio caso. Ma c’è anche, un altro capitolo sensibile, sul sostegno a Roma per Expo 2030. Il Presidente francese intende mantenersi ufficialmente equidistante rispetto alle città in corsa.
E non sono state nemmeno smentite le indiscrezioni giornalistiche su una preferenza non dichiarata per la candidatura di Riad proprio da parte del presidente francese, che ha ricevuto venerdì scorso il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, all’Eliseo.
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