Le potenze manifatturiere del Vecchio continente, ossia l’Italia e la Germania, sono stati in grado di tagliare i consumi fossili.
Nonostante ciò riescono a mantenere gli stessi livelli di produzione dello scorso anno. Complice della situazione è anche l’assenza del freddo che quest’anno tarda ad arrivare.
Il futuro sembra essere sempre più cupo. Confindustria ha spiegato chiaramente in ciò che si va incontro continuando di questo passo.
Il caro energia non vuole arretrare e anche l’inflazione ha raggiunto dei livelli da record.
Le imprese continuano a riempirsi di debiti e i tassi di interesse continuano a salire. La salute e l’economia mondiale, nonostante l’export stia crescendo gradualmente, continua ad essere molto flebile.
Prendendo in considerazione l’economia persistente in tutta l’Unione Europea, in particolar modo quella tedesca che è molto simile alla nostra, sembra che sia proprio il nostro Paese a versare in condizioni più gravi.
La catastrofe ormai è annunciata con il caro energia pronto a colpire ogni giorno.
In questi giorni l’Italia ha registrato un record senza precedenti, con più persone occupate rispetto agli ultimi 45 anni.
Superata la problematica dovuta al covid, sembra che il lavoro stia nuovamente crescendo e che i tasselli stanno tornando a posizionarsi al proprio posto.
Anche se ci stiamo muovendo in uno scenario davvero pessimo, in tutta Europa è sceso il tasso di disoccupazione.
Eppure gli analisti, in particolar modo quelli di Confindustria, dicono che questi dati torneranno a scendere.
Al contrario, le imprese come quelle tedesche, dicono che la situazione andrà sempre di più a migliorare.
Infondo in questi mesi abbiamo avuto modo di godere di un periodo di positività, proprio grazie alla stagione turistica.
Tra i tanti dubbi, c’è un dato che fa respirare un’aria di solidità. Questo riguarda l’industria manifatturiera, la cui produzione è aumentata rispetto ad un anno fa.
In Francia ad esempio vi è stato un aumento del 4%, così come in Germania.
In Spagna invece aumentata del 3% e in Italia è rimasta uguale.
Il nostro paese è rimasto agli stessi livelli dell’anno precedente proprio per il caro bollette e il prezzo molto elevato del gas.
Inoltre tante imprese avrebbero dovuto chiudere a catena, invece hanno continuato a portare avanti il proprio lavoro limitando i consumi.
È vero che ci sono delle imprese che sono più in difficoltà rispetto ad altre, eppure sembra che l’Italia non si stia arrendendo.
I prossimi mesi non ci sarà la paralisi industriale tanto temuta, quindi l’uomo del Cremlino non è riuscito a colpire esattamente come avrebbe voluto.
Putin, nonostante abbia agito con l’offensiva delle bollette, non è riuscito nel suo intento.
In Europa è riuscita a difendersi egregiamente e probabilmente le difficoltà più dure sono già passate.
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