Linfonodi ingrossati: quali le cause e i sintomi? Possono essere al collo, nelle ascelle, nella gola, nell’inguine e talvolta possono interessare anche i bambini. Spesso sono oggetto di molta preoccupazione, perché si ritiene che necessariamente debbano indicare qualcosa di grave, come, ad esempio, la presenza di un tumore. In realtà a volte possono essere semplicemente il risultato di un’infezione, quindi non è opportuno fare allarmismi. E’ logico, però, che è sempre necessario un consulto medico, per stabilire i motivi che stanno alla base del problema, in modo da poter intervenire anche tempestivamente.
Le cause
Le cause dei linfonodi ingrossati possono essere differenti. Per esempio, si può trattare di un’infezione con conseguente infiammazione, la faringite o la tonsillite. Il tutto è provocato dall’azione di virus o di batteri. Nella tonsillite in particolare questi agenti patogeni attaccano gli organi linfatici che sono posti in fondo alla gola. Si tratta di una reazione del tutto normale da parte dell’organismo, perché si attiva il sistema immunitario, producendo una certa quantità di globuli bianchi e di anticorpi.
A volte si può trattare anche di malattie infettive, come la mononucleosi. Quest’ultima è causata da un virus appartenente alla famiglia degli herpes virus. Altra malattia infettiva da tenere in considerazione è la toxoplasmosi, che di solito gli uomini prendono dai gatti o da altri animali, stando a contatto con le loro feci o mangiando carne poco cotta di animali infettati.
Nei casi più gravi si può trattare di una neoplasia. Basti pensare, per esempio, ai linfomi non Hodgkin, tumori maligni che si originano dal tessuto linfatico. Un’altra forma tumorale è il linfoma di Hodgkin, in cui le cellule si sviluppano prima nei linfonodi e poi possono diffondersi anche ad altri organi.
I sintomi
Prendendo in considerazione i sintomi dei linfonodi ingrossati si deve considerare che il sistema linfatico è come se fosse una rete che attraversa tutto il nostro corpo. Ciascun essere umano possiede circa 600 linfonodi, che, in casi patologici, presentano un rigonfiamento evidente sia alla vista che al tatto. Anche le zone circostanti possono essere caratterizzate da gonfiore, oltre che da un dolore, specialmente collocato all’altezza del linfonodo. Il quadro sintomatologico comprende anche nodi linfatici in rapida crescita, a volte infezioni delle vie respiratorie superiori e gonfiore agli arti. Il tutto può essere completato da sudorazione notturna, da febbre che non va via e da un’inspiegabile perdita di peso.
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