Gli attacchi di hacker non sono una novità, ma quanti sono così gravi da minare i dati di oltre 110 milioni di utenti? Linkedin, l’importante piattaforma dedicata al business, a seguito di un attacco da parte di un hacker, lancia l’allarme rosso e lo rivolge a tutti gli utenti che adoperano tutt’ora il servizio, poiché in grave pericolo. In un comunicato ufficiale, la stessa Linkedin avverte chi vi è iscritto di cambiare la password perché il pericolo non è ancora stato sventato.
Come si legge nel post rilasciato sul blog ufficiale della piattaforma, nel 2012 il database di Linkedin è stato vittima di un accesso non autorizzato da parte di un hacker. Di tutta risposta, gli account che si credevano fossero stati colpiti furono provvisti di una nuova password al fine di prevenire l’utilizzo indesiderato dei loro dati ed il tutto sembrava essersi concluso per il meglio, ma, qualche giorno fa, la direzione è venuta a conoscenza di alcune attività illecite su account che furono coinvolti nel furto del 2012. Tutti gli account creati prima di quattro anni fa stanno ricevendo nuove password, ma la società, al fine di mantenere i propri utenti nel massimo della sicurezza, suggerisce che tutti loro cambino le proprie credenziali, poiché l’hacker che, molto probabilmente, fu l’artefice del furto del 2012, conosciuto con lo pseudonimo di Peace, sembra abbia venduto le credenziali di oltre 110 milioni di utenti sul Deepweb per una cifra che aggira sui 2000$ in Bitcoin, denaro virtuale non rintracciabile. La società, inoltre, mette ulteriormente in guardia gli utenti perché, a quanto pare, molte delle password rubate quattro anni fa non erano utilizzate solo per accedere a Linkedin, ma anche ad altri social o siti di business. La situazione è davvero molto seria.
Cosa si può fare se un ladro informatico ruba i tuoi dati e li vende al miglior offerte in rete? Cercare di prevenire ulteriori danni, cambiando password e username, crediamo sia il minimo e speriamo che la situazione, per quanto nera che possa sembrare, si risolva senza ulteriori dispiaceri. Linkedin ha fatto sapere che i risvolti negativi, per il momento almeno, sono sotto controllo e che i sistemi di sicurezza della piattaforma stanno passando attraverso un migliorato e rigoroso test affinché non avvengano più vicende di questo tipo.