Linkin Park: canzoni migliori della band di Chester Bennington

Linkin Park canzoni migliori

Che ne sarà dei Linkin Park? Le canzoni migliori della band nu-metal recano tutte l’inconfondibile timbro di Chester Bennington, morto a 41 anni dopo essersi tolto la vita, il cui cantato melodico, intrecciato alle parti rappate di Mike Shinoda, ha caratterizzato l’intera discografia del gruppo californiano (anche se Chester proveniva da Phoenix, Arizona), e per questo motivo ci risulta difficile immaginare i Linkin Park senza di lui. Ci sarà ovviamente tempo per pensarci, oggi desideriamo soltanto omaggiare il ricordo di Chester Bennington riascoltando alcune tra le canzoni più belle dei Linkin Park.

Non è stato facile scegliere tra i tanti brani della discografia dei Linkin Park: in 17 anni di carriera Chester Bennington, Mike Shinoda e gli altri hanno pubblicato ben sette album in studio (il primo, Hybrid Theory nel 2000, l’ultimo One More Light nel 2017), più due album di remix, due live e tre raccolte, per non parlare di decine di EP e singoli. Ogni canzone ha una sua storia e una sua personalità: avremmo potuto inserirne tantissime ma ci siamo limitati a proporre otto indimenticabili perle.

Numb (2003)
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Numb, dal secondo album Meteora, è una delle canzoni più famose dei Linkin Park ed è cantata quasi interamente da Chester Bennington, mentre Mike Shinoda rappa soltanto la frase ‘caught in the undertow, just caught in the undertow’ nelle prime due strofe. Disco di platino sia negli USA che in Italia.

In the End (2000)
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Pubblicata nell’album d’esordio Hybrid Theory del 2000 ma diffusasi nel mondo soltanto l’anno successivo, In the End viene ancora oggi considerata da molti il picco della carriera dei Linkin Park. Il testo del brano, il primo della band ad aver raggiunto la prima posizione nelle classifiche americane, parla dell’inesorabile trascorrere del tempo e della futilità dell’impegno. Disco di platino in Italia, ha vinto nel 2002 gli MTV Video Music Awards nella categoria Best Rock Video.

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New Divide (2009)
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New Divide fa parte della colonna sonora del film Transformers – La Vendetta del Caduto ed è stato composto appositamente per la pellicola. È un brano popolarissimo, famoso anche per il video clip girato a Los Angeles da Joe Hahn, il dj dei Linkin Park, e ambientato in un set che ricorda una grotta egiziana. Negli USA il singolo ha venduto oltre due milioni di copie.

What I’ve Done (2007)
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Non si può parlare dei Linkin Park e delle canzoni migliori della band di Chester Bennington senza citare What I’ve Done dell’album Minutes to Midnight, il terzo del gruppo, inserita anche nella colonna sonora del film Transformers e nel videogame Guitar Hero World Tour. Il brano è un invito a porci un esame di coscienza su ciò che abbiamo fatto (o non abbiamo fatto) per il mondo in cui viviamo. Altro successone: platino negli USA, ‘solo’ oro in Italia.

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Castle of Glass (2012)
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Dal quinto album Living Things i Linkin Park estraggono la perla Castle of Glass, un brano elettro-folk che vede alternarsi magistralmente le voci di Chester Bennington e Mike Shinoda per tutta la durata della canzone. In Italia piace tantissimo e ottiene il disco di platino.

Crawling (2000)
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In una lista di canzoni per ricordare Chester Bennington dei Linkin Park non possiamo non mettere Crawling, dal primo album Hybrid Theory, che parla proprio del passato difficile del cantante di Phoenix ed è interpretata quasi interamente da lui, con rari interventi di Shinoda. Grazie a Crawling i LP si aggiudicano nel 2002 il Grammy Award per la miglior interpretazione hard rock.

Burn it Down (2012)
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Nel 2012 i Linkin Park pubblicano Living Things anticipandolo con il singolo Burn it Down, un altro fantastico pezzo con una forte influenza elettronica che vede rincorrersi le diversissime voci di Bennington e di Shinoda. Rientra sicuramente tra le hit evergreen del gruppo e conquista tre dischi di platino in patria, in Italia e in Germania.

Faint (2003)
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Tra Somewhere I Belong e Numb i Linkin Park sfoderano Faint, secondo singolo di Meteora, e spaccano di brutto anche in questo caso, raggiungendo la prima posizione nella classifica alternative degli Stati Uniti. È una delle canzoni vecchie dei Linkin Park che riascoltiamo più volentieri.

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