L’INPS, attraverso una circolare, ha voluto fare chiarezza su alcuni punti inerenti alle modifiche entrate in vigore dopo il decreto del 30 giugno scorso.
Numerose sono le novità che sono state introdotte dopo che è entrato in atto una direttiva Europea a partire dai permessi che potranno poi essere realizzati per più persone. Non mancano poi delle novità inerenti ad un prolungamento del congedo parentale.
Durante i giorni passati l’INPS ha reso pubblica una nota in cui ha voluto fare chiarimento sui permessi riguardo alla legge 104 insieme ai congedi straordinari per assistere quei familiari affetti da gravi disabilità. Un comunicato in cui ha voluto fare il punto su tutte quelle modifiche portate avanti dal 30 giugno scorso che, dopo aver messo in atto una direttiva Europea, ha introdotto diverse novità riguardo all’equilibrio tra lavoro e vita familiare per i prestatori di assistenza e per i genitori.
Da ciò che è stato messo nero su bianco, più di una persona potrà richiedere i permessi previsti dalla legge 104/92 dedicata ai lavoratori dipendenti che si impegnano ad assistere familiari disabili. Questo ciò che è possibile leggere all’interno della circolare.
In ogni caso però resta il limite di tre giorni nell’arco di un mese. Inoltre l’INPS ha voluto fare chiarezza anche riguardo alle nuove regole inerenti al prolungamento del congedo parentale. Con le nuove disposizioni non ci sarà più una riduzione di riposi, ferie e Tredicesima ma si assisterà soltanto a degli emolumenti “connessi all’effettiva presenza in servizio, salvo quanto espressamente previsto dalla contrattazione collettiva”, un qualcosa che prevedrà soltanto un trattamento di miglior favore.
Nella note dell’Inps è possibile venire a conoscenza del fatto che il decreto legislativo numero 105/2022 ha cancellato il principio del “referente unico dell’assistenza“ il quale fa riferimento ai permessi della legge 104, un qualcosa che fino ad oggi non dava la possibilità, a più di un lavoratore dipendente, di utilizzare un permesso per assistere la stessa persona.
A partire dal 16 agosto del 2022 questo diritto può essere riconosciuto, sempre facendo una regolare richiesta, a più di una persona tra coloro che ne hanno diritto. Inoltre l’INPS spiega che, accanto alla domanda di ogni richiedente, è importante che sia presente anche la dichiarazione della persona disabile in cui comunica la sua volontà di farsi assistere anche dal soggetto in questione.
Inoltre, in base a ciò che spiega l’INPS, non vi sarà nessun cambiamento riguardo alla diritto individuale del lavoratore nel momento in cui ci si trova di fronte a situazioni di grave disabilità per poter utilizzare i tre giorni mensili per un uso personale. Sempre nell’arco di 30 giorni, è possibile anche fruire contemporaneamente del permesso delle disabile e dei lavoratori dipendenti che hanno il compito di assisterlo.
Infine l’INPS ha voluto chiarire anche che la fruizione dei permessi della legge 104 non risultano essere cumulativi né tantomeno quello del congedo parentale per i figli disabili. Attraverso la circolare si viene anche a conoscenza del fatto che anche i conviventi di fatto fanno parte dei soggetti prioritari che possono ottenere un congedo straordinario per assistere una persona disabile. Tale congedo può essere richiesto in modo continuo o frazionario per un periodo che non va oltre due anni. Si tratta di un qualcosa che però non dà diritto a nessun tipo di retribuzione né tantomeno di copertura contributiva.
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