In pochi lo sanno, ma l’INPS offre dei prestiti agevolati per dipendenti e pensionati in convenzione. Ecco quali sono.
Tutti i contribuenti italiani conoscono molto bene le funzioni dell’INPS, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Molti, tuttavia, non sanno che l’Ente in questione offre anche dei prestiti agevolati ai dipendenti o pensionati iscritti. Si tratta di prestiti INPS o ex INPDAP erogati in convenzione con alcune banche o enti finanziari, a tassi agevolati. Scopriamo quali sono.
L’INPS offre prestiti agevolati in convenzione
Nella maggioranza dei casi i prestiti rilasciati dall’INPS attingono al Fondo Credito dell’Ente. Nel caso dei prestiti a cui ci riferiamo in questo articolo, comunque, l’INPS sfrutta la convenzione con enti finanziari e banche.
In linea generale, i prestiti offerti dall’INPS hanno una durata che va da uno a due anni, a seconda del caso particolare. Ad usufruire di questi prestiti agevolati possono essere i dipendenti pubblici, i pensionati, coloro che sono iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale e i dipendenti Poste Italiane. Le tipologie tra cui scegliere sono due.
Il primo prestito di cui si può usufruire è denominato Piccolo prestito. Si tratta di un credito che va da 1 a 4 anni. La seconda tipologia di prestito accessibile attraverso INPS è il Prestito pluriennale, che come si intuisce dal nome prevede un tempo di restituzione più lungo, che va da 5 a 10 anni.
Chi può richiedere i prestiti INPS
Quali sono i requisiti per richiedere un prestito INPS? Per quanto riguarda il Piccolo prestito, possono richiederlo, a seconda delle sottocategorie di prestito:
- Dipendenti pubblici e pensionati iscritti all’INPS;
- Dipendenti del Gruppo Poste Italiane;
- Dipendenti della scuola: personale scolastico, docenti e dirigenti.
La situazione è leggermente diversa per quanto riguarda il Prestito Pluriennale. Il regolamento INPS a riguardo è molto chiaro, delineando i requisiti da possedere per richiedere questo tipo di credito. In particolare, si deve essere iscritti alla Gestione Unitaria, avere un contratto a tempo indeterminato, aver maturato un’anzianità di servizio di 4 anni e aver versato contributi per 4 anni.
In più, sono contemplati dei motivi precisi che legittimano a richiedere un prestito pluriennale INPS. Ad esempio, ne si può fare richiesta per calamità naturali, cure odontoiatriche, furto e incendio o un trasloco.
Prestiti agevolati in convenzione INPS: a quanto ammontano
Quanto si può richiedere in prestito all’INPS? Questo dipende dalla propria età, dal tipo di prestito e dallo stipendio che si percepisce. Comunque, per facilitare il calcolo del prestito in base a queste variabili, sul sito dell’Istituto si possono consultare delle tabelle che le illustrano tutte.
Ancora, uno strumento ulteriormente utile è il calcolatore disponibile sul medesimo sito, che consente di simulare un prestito e farsi un’idea dell’importo minimo e massimo che si può richiedere.
Allo stesso modo, i siti web delle varie agenzie che erogano prestiti in convenzione con INPS offrono dei simulatori che permettono di verificare se si possiedono i requisiti necessari per ottenerli.
Tra le altre cose, la comodità dello scegliere questo tipo di forme di credito sta nel fatto che non richiedono un garante, la procedura si svolge completamente online e pertanto avviene in tempi rapidi.
Venendo ai tassi di interesse, per il Piccolo Prestito si parla di un TAN fissato al 4,25%, mentre il TAEG è al 5%. Per quanto riguarda il Prestito Pluriennale, il TAN è fisso al 3,50%. Insomma, approfondire la questione potrebbe essere utile per approfittare di un’importante opportunità.