Per rispondere alle nuove esigenze di lavoratori e disoccupati, sono molte le novità che l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS) vuole mettere in campo, tutte legate al miglioramento delle performance digitali dell’ente previdenziale.
Attraverso intelligenza artificiale e machine learning l’Istituto vorrebbe creare un unico portale, facile ed intuitivo, per rispondere alle esigenze di salariati e non in modo rapido, interattivo e tarato sulle specifiche peculiarità del richiedente.
L’INPS sceglie il digitale per riammodernarsi ed offrire servizi di politica attiva e sostegno al reddito sempre più precisi e fruibili per il pubblico. La prima novità riguarda la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI), il dispositivo che offre un aiuto remunerativo per i disoccupati.
Direttamente online sarà possibile scaricare il modulo precompilato e tutta la documentazione necessaria; inoltre una schermata interattiva permetterà all’utente di prendere visione di dubbi e chiarimenti legati al proprio specifico caso. La video-guida mette a disposizione del fruitore un luogo sempre aperto e disponibile ove controllare in autonomia tutto ciò che può riguardare ottenimento, gestione e obblighi legati all’erogazione del sussidio.
Si potrà accedere alla piattaforma direttamente dalle app degli enti pubblici, quali IO oppure MyInps. Facilità d’utilizzo ed immediatezza voglio essere le colonne portanti sulle quali costruire i servizi online e con essi una nuova INPS più al passo con i tempi e le conseguenti esigenze della classe lavoratrice.
Discorso praticamente analogo per quel che concerne la riformata piattaforma DIS-COLL, che, a differenza del NASpI rivolta a chiunque si ritrovi senza lavoro, è pensata segnatamente quale indennità per coloro che hanno svolto mansioni di collaborazione continuativa, a progetto o assegnisti di ricerca.
Palingenesi anche per la Cassa Integrazione Guadagni (CIG) che verrebbe anch’essa digitalizzata e resa maggiormente interattiva. Prima di tutto si ridurrebbe la complessità accorpando su di un unico portale tutto il materiale disponibile, tanto per i servizi elargiti al richiedente quanto per le informazioni necessarie sia a quest’ultimo sia alle aziende e attività interessate a nuove figure professionali da inserire nel gruppo dipendenti.
Infine il progetto “Hub occupabilità” mediante il quale l’ente previdenziale prospetta un più fluido e agevole contatto tra domanda ed offerta lavorativa.
In particolare le nuove capacità informatiche di apprendere da quanto si è fatto nel dialogo con la piattaforma online dovrebbero portare ad un affinamento dei consigli della stessa, sia verso il prestatore di forza-lavoro (che potrebbe “visualizzare” impieghi più rispondenti alle sue caratteristiche ed aspirazioni) sia verso l’assumente (il quale gioverebbe di una ricerca più accurata e puntuale del profilo impiegatizio richiesto).
Grandi aspettative brulicano sotto la superficie di questi annunci, per il bene di un mercato del lavoro sempre più degradante e degradato, meglio non vengano disattese.
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