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Categories: Spettacoli

Linus racconta Milano: la città vista dal direttore di Radio Deejay [INTERVISTA]

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Il dj Linus, nato Paquale Di Molfetta, racconta la sua Milano e il suo rapporto con la città che gli ha permesso di realizzare un sogno: fare la radio. Diventare una delle voci più amate d’Italia non è stato semplice, soprattutto per il giovane Linus, cresciuto nella periferia milanese con un nome tutt’altro che nordico e una famiglia che ha sempre dovuto lavorare per mettere in tavola il pasto del giorno dopo. Con il senno di poi, Linus racconta il suo percorso di formazione per il progetto iMILANESIsiamoNOI, format di Nanopress che ritrae la Milano di oggi attraverso i suoi veri protagonisti: nativi e trapiantati, studenti e manager, personaggi di spicco e persone comuni, una moltitudine di destini che si incrociano nella medesima città.

Pasquale Di Molfetta, in arte Linus, è cresciuto a Paderno, in provincia di Milano e, nonostante la distanza che lo separava dalla città fosse minima, la sensazione di distacco dal centro della vita metropolitana era palpabile. La scoperta della città comincia con la prima fidanzata milanese, che spalanca al dj un nuovo mare di possibilità: ‘Milano è una città se non altro molto aperta, è una città nella quale si posso organizzare eventi di qualunque tipo e c’è sempre qualcuno interessato a seguirli‘. Nel 1975 il diciottenne Linus ha assistito al boom delle radio cittadine, dividendosi tra l’attività di dj, il lavoro di operaio e la scuola serale: ‘In quinta superiore non mi hanno ammesso agli esami. Perché non ci andavo mai, avevo altre cose per la testa. Disastro!. I miei mi mandano a lavorare, a fare l’operaio. E io faccio l’operaio otto ore al giorno, alla sera vado a scuola, dopo la scuola vado in radio, per due anni ho fatto questa vita perché mi son fatto ribocciare un’altra volta‘.

Dal 1978 Linus dedica alla radio tutto il suo tempo, si forma grazie a piccole radio, arriva a Milano International e finalmente nel 1984 sbarca a Radio Deejay, grazie al quale viene consacrato a personaggio di interesse nazionale. Il rapporto con la città di Milano è sempre stato fondamentale per il dj, pienamente integrato nonstante quel nome dal sapore meridionale che tanto lo imbarazzava durante gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza: ‘Mi ricordo ancora come se fosse oggi, e forse non me ne sono ancora liberato, l’imbarazzo e la vergogna che provavo in particolare all’Ufficio Anagrafe. Se io fossi stato miliardario e mi fossi chiamato Pasquale forse me ne sarei fregato, ma povero e terrone non era bellissimo‘. Linus prende infatti il suo nome di battesimo dal nonno Pasquale e il suo cognome dalla città di origine dei genitori, anche se in realtà erano di Canosa di Puglia.

L’integrazione sembra una delle qualità che per Linus caratterizzano maggiormente la città di Milano, teatro della sua ascesa artistica e della sua formazione umana: ‘Comunque è una città questa che di opportunità ne offre tante,di non credere alla retorica dele raccomandazioni o dei figli di perché non è vero, io ne sono un esempio e tutti quelli che lavorano con me non sono raccomandati, però forse bisogna essere disposti a farsi il culo, nessuno ti regala niente tantomeno in un posto come questo‘. I luoghi del cuore di Linus? Gli spazi che gli permettono di sfogare il suo lato sportivo, ovvero la montagnetta di San Siro, il Parco di Trenno e Parco Sempione, un lato di Milano decisamente meno business e più vicino alle necessità del cittadino più verace.

Il progetto iMILANESIsiamoNOI, al quale ha aderito con entusiasmo anche Linus, è ideato e curato dal giornalista Andrea Scarpa. Il nuovo format di Nanopress ha come principale obiettivo la definizione autentica della Milano di oggi, raccontata e descritta con trasporto da coloro che vivono e caratterizzano la città con i propri sogni, il proprio lavoro e il proprio bagaglio umano. Grazie alle interviste e alle rubriche Madunina Power, I milanesi fanno bau, Canta che ti passa e Scatta che ti vedo, iMILANESIsiamoNOI vuole costruire un ritratto di Milano che coniuga individui e comunità, nel sempre avanguardistico spirito che fa della città un universo originale e unico nel panorama italiano.

Eva Cabras

Eva Cabras è stata collaboratrice di Nanopress dal 2015 al 2017, occupandosi principalmente di spettacoli, musica, personaggi e programmi televisivi.

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