È atteso per oggi l’incontro al Palazzo dei Congressi tra circa 600 aziende italiane e altre 150 aziende ucraine per firmare gli accordi sui settori del trasporto ferroviario, energia e ambiente.
L’Italia sarà al fianco dell’Ucraina nella sua ricostruzione, anzi vuole essere protagonista insieme alle sue imprese. Questo sarà un modo per dimostrare la solidarietà al popolo ucraino, il commento di Tajani.
Oggi, 26 aprile 2023, è atteso l’incontro a Palazzo dei Congressi tra circa 600 aziende italiane e altre 150 ucraine. Questo incontro servirà a firmare gli accordi per vari settori, in particolare per il settore del trasporto ferroviario, energia e ambiente.
Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha reso noto che l’Italia ha la volontà di essere protagonista nella ricostruzione del Paese ucraino insieme alle sue imprese. È un modo questo di mostrare solidarietà al popolo colpito dalla guerra.
Infatti, secondo il Ministro, ci sono altri modi per sostenere l’Ucraina, oltre a quello militare e scegliere di aiutare la nazione ucraina a ricostruire il suo territorio è la strada intrapresa dall’Italia.
Il Ministro Antonio Tajani si occuperà di introdurre la conferenza e sarà affiancato da Dmytro Kuleba, Ministro Ucraino. La chiusura della conferenza invece vedrà la partecipazione della premier Giorgia Meloni e del premier Denys Shmyhal.
Durante questo incontro è atteso anche un intervento in video del presidente dell’Ucraina, Zelensky.
Lo stato italiano è il terzo partener commerciale dell’Ucraina, e si trova dopo Germania e Polonia, ha iniziato il suo interscambio già da diverso tempo e nel 2021 ha fornito 5,4 miliardi di euro.
Ora la nazione vuole fare di più e vuole essere un aiuto valido nella ricostruzione del Paese ucraino per sostenere l’ingresso della nazione ucraina all’interno dell’Unione Europea, infatti saranno attuate le riforme necessarie per fare in modo che l’Ucraina entri nell’UE.
Chi ha organizzato la conferenza ha spiegato ad Adnkronos che le aziende italiane hanno risposto all’appello in modo straordinario e potranno contribuire a modernizzare la struttura economica della nazione ucraina, partendo dal principio “build back better”.
La conferenza che si svolgerà in Italia non è la prima sarà infatti la terza, le altre si sono svolte a Parigi e Berlino, dopo questa di Roma ce ne sarà un’altra a giugno a Londra.
Per l’Italia questa conferenza rappresenta l’inizio di un nuovo percorso in vista della presidenza che le verrà affidata del G7 il prossimo anno e che permetterà alla nostra nazione di avere un ruolo guida, sia nell’ambito della piattaforma internazionale che nell’essere tra i principali donatori per la ricostruzione.
Saranno sette i settori in cui le imprese italiane andranno ad investire e saranno utili per ricostruire le infrastrutture che sono state danneggiate o distrutte a causa della guerra.
Ci saranno degli interventi tempestivi e veloci ma ci saranno anche degli interventi nel medio e lungo periodo.
Nonostante la grande preoccupazione per l’attuale conflitto è necessario posizionarsi fin da subito se si vuole ottenere un ruolo di rilevanza all’interno della ricostruzione.
Le aziende italiane si occuperanno perciò di infrastrutture, trasporti, ambiente, energia, agribusiness, digitale, salute, siderurgia, spazio e si apriranno per l’Italia e le sue aziende enormi opportunità.
Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha reso noto che l’Italia vorrà essere sempre al fianco dell’Ucraina e che intende adoperarsi subito con interventi tempestivi che riguardano il ripristino delle centrali elettriche e la semina dei raccolti.
Da Kiev arrivano i primi commenti sulla conferenza attesa per oggi, secondo quanto riportato dalla conferenza si aspettano non solo che le aziende siano pronte a dare il loro importante contributo nella ricostruzione ma anche di facilitare l’integrazione dell’Ucraina nel mercato europeo.
Alla conferenza di oggi parteciperanno Giancarlo Giorgetti il ministro dell’Economia, Matteo Salvini il ministro delle Infrastrutture, ci saranno poi gli omologhi dell’Ucraina, e ci sarà il presidente di Confindustria Carlo Bonomi.
Inoltre prenderanno parte i rappresentanti di Cassa depositi e prestiti, Ice e Simet, Sace, alcune delle istituzioni finanziarie principali internazionale come Bei e Bers e Banca Mondiale.
Secondo quanto stimato dalla Banca Mondiale, dall’Onu e dalla Commissione UE all’Ucraina per ricostruirsi serviranno circa 411 miliardi di dollari.
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