Numerose le manifestazioni organizzate in tutto il Paese per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Anche il padre di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato, ha voluto far sentire la sua voce in un messaggio sui social, in cui ha invitato le donne vittime di violenza a parlare, denunciare e fidarsi.
L’Italia si mobilita per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre oggi, 25 Novembre. Tante le manifestazioni, che – da Nord a Sud – si stanno tenendo in questa giornata, mai come quest’anno così importante, visti gli ultimi accadimenti, tra cui l’omicidio della giovane studentessa di Vigonovo – Giulia Cecchettin – uccisa dall’ex fidanzato, Filippo Turetta. Proprio il papà di Giulia, Gino Cecchettin, ha pubblicato un messaggio sui social. Un fiocco rosso e un invito per tutte le donne vittime di violenza: “Parlate, denunciate, fidatevi”.
“Il numero di donne vittime di aggressioni e sopraffazioni è denuncia stessa dell’esistenza di un fenomeno non legato soltanto a situazioni anomale. Siamo lontani dal radicamento di quel profondo cambiamento culturale che la nostra Carta costituzionale indica” ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha inviato un lungo messaggio, ribadendo la necessità e l’urgenza di un cambiamento radicale, affinché le donna possano essere realmente libere.
Intanto il 2022 segna un altro record in negativo. Lo scorso anno sono state quasi 89mila le donne uccise intenzionalmente. Nel 2021 erano state 81mila. È quanto emerge da una nuova ricerca dell’ONU.
Il 17 dicembre del 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvava la nascita e l’istituzione della Giornata contro la violenza sulle donne. L’ONU intendeva portare avanti il concetto di rispetto nei confronti delle donne e dare supporto a tutte le vittime di qualsiasi tipo di violenza. Ma perché proprio il 25 novembre? L’ONU ha scelto questa data in ricordo di un avvenimento particolare, avvenuto nel 1960: l’uccisione delle sorelle Mirabal che si opponevano alla dittatura del regime di Trujillo a Santo Domingo.
Il 25 novembre del 1981, in loro memoria, si riunì, per la prima volta in assoluto, il primo incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche. Da quel giorno, in tutto il mondo, il 25 novembre è divenuta la data per ricordare, denunciare e manifestare contro qualsiasi tipo di violenza ed abuso sulle donne.
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