Liti condominiali depenalizzate: ingiuria e danni non sono più reato

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La recente depenalizzazione approvata dal governo che ha trasformato il danneggiamento semplice da illecito penale a illecito civile lascia alquanto perplessi: non si potrà più sporgere querela e sanzionare il colpevole con una multa fino a 309 euro, ma si potrà avviare una causa civile per ottenere il risarcimento danni, e in base all’esito di questa il giudice di competenza potrà applicare o meno anche una sanzione civile che verrà pagata dallo Stato da 100 a 8mila euro nei casi più gravi. Se la parte lesa non adirà le vie legali non vi saranno sanzioni per il colpevole di illecito.

Non si parla di reato se i beni oggetto di danneggiamento si trovano in spazi condominiali, qualora si trovino sulla pubblica via la storia cambia e si passa al penale. Rimanendo in tema “condominio”, si potrà dire liberamente al vicino di casa quello che si pensa di lui: il reato di ingiuria infatti rientra fra i depenalizzati , come gli atti osceni in luogo pubblico, e quindi non più querelabili, ma punibili con un risarcimento danni e applicazione di sanzione civile.

Se, inoltre, la discussione dovesse avvenire senza testimoni, non potrà essere punita neanche in sede civile. Tutto questo fa pensare ad un futuro “far west condominiale”, dove a farla da padrona potrebbero essere gli screzi che generalmente intercorrono fra condomini, ma che finora sono rimasti tali in quanto la legge risultava più severa.

Per non avere dubbi su leggi, regolamenti, diritti e doveri degli inquilini nei condomini suggeriamo la lettura del libro Codice del nuovo condominio dopo la riforma. Commentato articolo per articolo disponibile su Amazon.

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