Sale l’attesa a Parigi, lo Stade de France si prepara ad ospitare Liverpool e Real Madrid nell’atto conclusivo della finale della massima competizione europea per club.
Ancelotti e Klopp non hanno bisogno di presentazioni, Liverpool e Real Madrid neanche, la finale di Champions League ci regala una sfida da sogno, forse il massimo a cui un tifoso di calcio può ambire nel 2022.
Sarà una sfida tra due ideologie calcistiche diverse, con tanta qualità e motivazioni alle stelle tra due club ambiziosi che hanno sempre trovato nella Champions League il migliore palcoscenico in cui esaltarsi.
Era il 2018 e il Liverpool si presentò a Kiev quasi da outsider di quell’edizione con una squadra molto promettente ma, come ampiamente dimostrò in finale, ancora immatura.
Momo Salah fu costretto a lasciare il campo di gioco dopo appena mezz’ora a seguito di un intervento durissimo di Sergio Ramos e Mane, da solo, non riuscì (pur andando in gol) a ribaltare i favori del pronostico.
Le papere di Karius furono decisive e domani tanto passerà dai guantoni di Alisson Becker, arrivato a Liverpool proprio per far fare il salto di qualità ai Reds.
I Reds arrivano a questa finale dopo un’annata sensazionale, con appena due sconfitte in stagione e una valanga di gol fatti. Klopp non dovrebbe presentare grosse sorprese con Alisson tra i pali, Robertson, Van Dijk, Konate e Alexander-Arnold in difesa, Henderson, Thiago Alcantara e Fabinho a supporto del tridente delle meraviglie formato da Salah,Mane e Luis Diaz
Sono le notti da Real Madrid, i blancos raramente sbagliano nella partita più importante dell’anno e, come dimostrano le 13 Champions League conquistate, anche da “sfavoriti” saranno trascinati dalle intuizioni di Carlo Ancelotti e dalla voglia di Karim Benzema.
Tre miracoli in questo cammino, Paris Saint Germain, Chelsea e Manchester City hanno pagato a caro prezzo la legge del Bernabeu cadendo sotto le prodezze di Benzema e compagni e cedendo di fronte alle mosse del nostro Carletto Ancelotti.
Il tecnico italiano vuole alzare al cielo di Parigi la sua quarta Champions League staccando Zinedine Zidane e diventando l’allenatore con più Coppe Campioni nella storia.
Formazione a specchio quella dei blancos che scenderanno in campo con il solito 4-3-3; Courtois in porta, Carvajal, Militao, Alaba e Mendy in difesa, Modric, Casemiro, Kroos a sostegno di Valverde, Benzema e Vinicius Jr.
Probabile panchina iniziale per l’eroe Rodrygo che , proprio partendo dalla panchina, aveva deciso la semifinale di ritorno siglando una doppietta in pochi minuti contro il Manchester City di Pep Guardiola.
Comunque vada la finale, Karim Benzema merita il riconoscimento più ambito per una carriera sensazionale.
Sempre decisivo e dotato di un’intelligenza tattica senza eguali, l’attaccante francese ha messo ha segno 15 gol in questa edizione della Champions League, trascinando inoltre i “Galacticos” al trionfo nella Liga Spagnola
Il duo Vinicius-Benzema darà filo da torcere a Van Dijk e compagni e sarà l’asse sul quale il Real Madrid proverà a dimostrare ancora una volta la sua superiorità nella competizione più affascinante del mondo.
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