La novità migliore del Mobile World Congress 2015 alias MWC che si chiude oggi a Barcellona? Ve la raccontiamo nel video qui sopra e risponde al nome di Doro 820 Claria ossia uno smartphone con speciali funzioni pensate appositamente per persone con problemi di vista. Sicuramente i non vedenti sono al primo posto del target, ma anche gli ipovedenti sono potenziali acquirenti di un device davvero innovativo che si dedica a un settore spesso poco trattato, ma che ha un impatto sul mercato non indifferente. Tutto ci viene spiegato nel video qui sopra, scopriamone di più.
Novità svelata proprio a Barcellona, durante il MWC 2015, Doro 820 Claria si rivolge a ciechi e ipovedenti utilizzando come base lo smartphone Doro 820 Liberto che vi abbiamo recentemente recensito, andando ad apporre sulla scocca una sorta di guanto che va a offrire riferimenti tattili all’utente grazie a fori nella gomma che consentono sempre di sapere cosa si sta toccando e dunque simulare tasti. Perché non si è più semplicemente creato uno smartphone ex-novo, con piccolo schermo e grossi tasti fisici? Perché Doro 820 era già disponibile e sarebbe stato troppo dispendioso un ennesimo sviluppo hardware.
Doro 820 Claria e la sua versione più compatta Doro 820 Claria Mini mettono a disposizione tutto ciò che un normale smartphone offre: navigazione su Internet, stradale via GPS, fotocamera, telefonate, installazione di determinate applicazioni, ecc.. ma lo fa in modo tale che tutto si possa svolgere senza l’ausilio della vista. Il sistema legge sempre ciò che viene mostrato sul display e si apre a funzioni progettate dal sistema Vox Claria per l’uso nella vita di tutti i giorni. Tutto viene spiegato nel video, se volessimo riportare le funzioni migliori sono molteplici.
C’è il traduttore testo voce OCR, c’è il riconoscimento dei colori tramite fotocamera, il riconoscimento di presenza o assenza di luce in una stanza (per far funzionare la fotocamera stessa, ma non solo), lettore di audio libri professionale e così via. Il prezzo sarà di circa 500 euro, che sembrano tanti, ma in realtà non lo sono se paragonati alla somma dei soldi necessari a comprare i vari dispositivi inclusi in un unico device.