Il mondo si sta evolvendo e lo Zingarelli pure a quanto pare: di recente, infatti, lo storico dizionario ha deciso di aggiungere nella versione 2023 diversi neologismi diffusi ormai nel linguaggio parlato.
Il modo in cui siamo soliti parlare spesso rispecchia semplicemente l’epoca in cui viviamo. Oggi, non a caso, tra i termini più usati troviamo algocrazia, catcalling, greenwashing: ognuno di loro rispecchia un’area della nostra vita che in qualche modo ci condiziona e che comunque è rilevante. Per dimostrare di essere al passo con i tempi, lo Zingarelli ha deciso di adattarsi alla nuova era e di introdurre nella versione 2023 i nuovi vocaboli che ormai sono entrati nel linguaggio parlato – e scritto molto spesso – comune.
I nuovi vocaboli introdotti dallo Zingarelli del 2023
L’italiano non è un’opinione, almeno in teoria. Ormai da tempo immemore abbiamo accolto nel nostro vocabolario quotidiano termini di derivazione varia, che adesso, colpo di scena, entreranno nel vocabolario fisico.
Lo Zingarelli, infatti, ha deciso di tenersi al passo con i tempi e così nel 2023 aggiungerà alcuni nuovi neologismi al suo già ricco elenco di lemmi. C’è da dire, comunque, che ognuno di questi rispecchia la società in cui viviamo ed è usato per descrivere qualcosa che caratterizza la nostra epoca. Quindi chiunque in un futuro lontano accederà allo Zingarelli 2023, saprà esattamente cosa abbiamo vissuto.
Il primo termine infatti ad entrare di diritto nel dizionario è boomer e forse non sarebbe potuto essere altrimenti. Nato, infatti, per indicare chiunque fosse nato nel periodo del boom economico del secondo dopoguerra, oggi è usato spesso per indicare una persona antica, non al passo con i tempi. Non più giovanissima insomma.
Un’altra new entry è algocrazia, derivante dall’inglese algocracy (cioè la somma di algo, abbreviazione informale di algorithm cioè algoritmo e -cracy cioè potere). Letteralmente quindi significa potere degli algoritmi, praticamente anche. Si parla insomma con questo termine della società odierna, governata più dagli algoritmi – quello di Instagram che permette agli influencer di lavorare ti dice qualcosa? – che dalle regole (e qui non è il caso di continuare).
E ancora, dal momento che come abbiamo accennato i neologismi altro non sono che una fotografia a colori del mondo odierno, non possiamo non citare tutti i termini collegati direttamente all’ambientalismo, la nuova tendenza che ha inondato anche i partecipanti attivi della categoria dei Millennials.
Tra questi non possiamo non citarne uno: bioispirato, cioè “realizzato sul modello di forme o sistemi viventi”. Con questo termine cioè possiamo fare riferimento a tutto ciò che è lontano dal consumismo e vicino alla natura, alla tutela dell’ambiente, alla cura del Pianeta. Tutto ciò che quindi ovviamente non rientra affatto nel greenwashing, altro vocabolo entrato di diritto nel dizionario.
Cosa significa? Letteralmente lavaggio verde, ma ovviamente il senso figurato è un altro. In sostanza con questa parola si indica l’abitudine – scorretta chiaramente – delle aziende di insabbiare tutte le pratiche contrarie alla tutela dell’ambiente e di fingersi invece al contrario ambientaliste.