Legarde ha affermato che al momento non è impegnata nell’aumentare ancora i tassi né tantomeno ancora han terminato tale operazione.
La presidente della Banca Centrale Europea sembra avere le idee abbastanza chiare.
La presidente della BCE, Christine Legarde afferma di essere sicura di una cosa, ossia di portare avanti la stabilità dei prezzi spingendo l’inflazione al 2% nel medio termine. Per riuscire in tutto ciò utilizzeranno una strategia solida che si basa su dati e su delle azioni rapide in cui non sono previsti dei compromessi.
In occasione della conferenza annuale di The Ecb and Its Watchers XXIII, la presidente della BCE afferma che, nonostante ci troviamo in un mondo in cui tutto cambia velocemente, è molto importante restare concentrati sull’obbiettivo ed essere irremovibili sulla strategia utilizzata per raggiungere il proprio scopo. Legarde inoltre sottolinea che il traguardo che si sono prefissati e abbastanza chiaro e che si tratta di un qualcosa che dovranno conseguire nel medio termine.
Per riuscirci è necessario utilizzare una strategia solida “Voltaire ha detto: ‘L’incertezza è una posizione scomoda. Ma la certezza è una posizione assurda’. A fronte di shock nuovi e sovrapposti, affrontare l’incertezza è al momento la nostra unica scelta”. Visto il periodo di incertezza, è molto importante che il percorso dei tassi dipenda dai dati.
Sono queste le parole di Legarde nel momento in cui afferma di non essere impegnata nel portare ancora più in alto i tassi né tantomeno hanno completato il loro percorso. Inoltre, sempre in base alle parole della presidente della BCE, se le proiezioni verranno confermate, sarà ancora molto la strada da percorrere. In ogni caso durante quest’anno è molto probabile che il caro vita riesca a mostrare una pressione abbastanza brusca a causa del calo dei prezzi delle energie elettrica insieme all’allentamento delle strozzature dell’offerta. In quest’ottica, l’obiettivo di Legarde risulta essere abbastanza chiaro, ossia quello di fare in modo che si raggiunga l’obiettivo dell’inflazione in medio termine.
La presidente della BCE Cristina Legarde parla anche del futuro della politica monetaria affermando che questa dipenderà da tre fattori, ossia “la nostra valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, la dinamica dell’inflazione di fondo e l’intensità della trasmissione della politica monetaria”.
Inoltre, allo stesso tempo, si svolge lo sguardo anche sulle tensioni di banche e borse che si sono registrati durante le ultime sedute. Secondo Legarde, il settore bancario europeo possiede delle ottime capacità di tenuta e delle grandi posizioni di capitale e di liquidità. Nonostante ciò, in base a ciò che è accaduto recentemente nei mercati finanziari, Legarde afferma di essere pronta ad agire e a fornire, in caso di necessità, liquidità così da sostenere il sistema finanziario.
Infine la presidente della BCE ricorda che più di una volta ha dimostrato di essere in grado di stabilire l’orientamento di politica monetaria così da riuscire a tenere sotto controllo l’inflazione e, allo stesso tempo, sfruttare degli strumenti così che si possono contrastare i rischi riguardo alla trasmissione della politica monetaria. “Lo abbiamo fatto quando abbiamo deciso di ricorre in maniera più flessibile ai reinvestimenti nell’ambito del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica e quando abbiamo approvato lo strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Grazie a questi programmi, la normalizzazione dei tassi è proseguita senza intoppi”.
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