Il nuovo film di Enrico Vanzina si intitola “Lockdown all’italiana” e sarà disponibile nelle sale il 15 ottobre. Nel cast troviamo il conduttore Ezio Greggio, Ricky Memphis, Paola Minaccioni e Martina Stella. La commedia, distribuita da Medusa Film, racconta la storia di due coppie conviventi in procinto di terminare la propria relazione. Per una serie di sfortunati eventi, però, saranno costretti a vivere forzatamente sotto lo stesso tetto a causa del lockdown dovuto dal Coronavirus.
La scheda del lungometraggio recita: “Una commedia tra risate e riflessioni che racconta la storia di due coppie che stanno per lasciarsi, ma che saranno invece costrette a vivere forzatamente sotto lo stesso tetto a causa del lockdown. Una vera commedia all’italiana“.
Cattiva impressione da parte del web
L’anteprima non è piaciuta alla maggio parte degli utenti del web che hanno attaccato duramente il re delle commedie. L’hashtag #LockdownAllItaliana è balzato in tendenza ed è stato accompagnato da numerose critiche a Vanzina. “#LockdownAllItaliana in effetti non bastavano più di 35 mila morti, il lavoro e un’economia distrutta per ricordarci quali e quanti disastri ha fatto questo maledetto virus. Ci voleva anche l’ennesima cialtronata di Vanzina a farci capire che non se ne sentiva la necessità”, scrive un utente di Twitter, un commento esemplificativo del sentiment che pervade la rete. A questo si aggiunge un secondo tweet, particolarmente rivolto al cast del film, “Martina Stella a 40 anni ancora si fa pagare per fare la ragazzina con ormoni adolescenziali, Ezio Greggio che a 100 anni ancora pensa di far ridere facendo la parte del vecchio che se la fa con la ragazzina I film italiani che rovinano il cinema italiano. #LockdownAllItaliana”.
Senza voler entrare nel merito, a maggior ragione ancor prima di aver visto la pellicola di Vanzina, si può certamente ritenere audace, nonché divisiva, l’iniziativa di Medusa Film e dello stesso regista di affrontare con una commedia un tema tanto caldo e delicato come la vita durante la pandemia.
Non è, tuttavia, la prima volta che Vanzina fa discutere per le sue analisi cinematografiche “sui generis” della popolazione italiana: possibile, anzi, che lui stesso si aspettasse di creare questa polemica proprio attorno all’uscita del suo nuovo film.