Ieri sera il consigliere del ministro della Salute, Walter Ricciardi, ha parlato di “lockdown mirati nelle zone dove il virus circola di più”, riferendosi in particolare a Milano e Napoli. Oggi, mercoledì 28 ottobre, Giuseppe Sala e Luigi de Magistris, sindaci rispettivamente di Milano e Napoli, hanno scritto una lettera indirizzata direttamente al ministro Roberto Speranza per chiedere dei chiarimenti.
“Stamattina ci siamo sentiti con il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, perché ieri il professor Walter Ricciardi ha evocato un lockdown per Milano e Napoli. Abbiamo scritto al ministro per chiedergli se quella è un’opinione del suo consulente o è un’opinione del ministero”, ha spiegato Sala in un video pubblicato sui suoi social.
Se dovesse essere un’opinione del ministero, ha continuato il sindaco di Milano, bisognerebbe capire “se è basata su dati e informazioni che il ministero ha e noi non abbiamo”.
I due sindaci hanno subito preso posizione a seguito delle parole del consigliere del ministero della Salute. Rispetto alle dichiarazioni di Ricciardi, ieri sera il sindaco di Napoli, durante Tagadà, in onda su La7, ha detto: “Le parole sono piombo. Se queste sono le condizioni, se le strutture tecniche come il Cts, l’Istituto superiore di Sanità, la Protezione civile, il Governo, la Regione hanno degli elementi per fare una comunicazione ufficiale la facessero innanzitutto nei luoghi istituzionali e poi lo comunichiamo a mezzo stampa come è doveroso per ragioni di trasparenza. È inutile far fare una dichiarazione a un esperto anche se fosse il più autorevole”.
De Magistris ha poi chiesto di evitare di fare annunci a mezzo agenzie perché altrimenti “creiamo solo allarmismo, preoccupazione e non facciamo nulla di buono”.
“Anche nella peggiore delle ipotesi, avremmo 10-15 giorni per decidere un lockdown”, ha detto Giuseppe Sala, in un’intervista a Il Corriere della Sera. Per il momento quindi il sindaco di Milano non sembra intenzionato a chiudere il capoluogo lombardo.
Ricciardi è tornato ieri sera a parlare di lockdown mirati, spiegando che nelle aree come Milano e Napoli è più facile entrare a contatto con un positivo perché il virus circola tantissimo. “A Milano e Napoli uno può prendere il Covid entrando al bar, al ristorante, prendendo l’autobus. In queste aree il lockdown è necessario, in altre aree del Paese no”.
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