Continua a salire il numero di nuovi contagi e preoccupa soprattutto l’altissimo numero di vittime. Ieri erano 376. A meno di una settimana dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm, il governo si accinge ad adottare ulteriori restrizioni, che scatteranno già il prossimo fine settimana, anche nelle regioni in zona gialla. Sulla base delle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, il governo si riunirà oggi alle ore 17, per introdurre le modifiche necessarie al nuovo Dpcm.
Per gli esperti non ci sono dubbi: le misure in vigore non sono sufficienti ad arginare la terza ondata di contagi, provocata dalle mutazioni del virus, che hanno colpito alcune aree del Paese in particolare. Già la scorsa settimana, dopo il monitoraggio settimanale, l’Istituto superiore di sanità aveva chiesto “l’immediato rafforzamento e innalzamento delle misure associate a ciascun colore in considerazione della necessità di contrastare la maggior trasmissibilità“.
Lockdown nel weekend
Si prevede dunque un lockdown generalizzato nel weekend, come già accaduto durante le festività natalizie. Ma bisogna decidere se impedire gli spostamenti delle persone come in fascia rossa, oppure consentire maggiore libertà di movimento.
Chiusi bar e ristoranti
Nel weekend anche in fascia gialla saranno chiusi tutto il giorno i bar e i ristoranti. Rimarrà consentito soltanto l’asporto (con limite orario alle 18 per i bar) e la consegna a domicilio.
Zone rosse
Nelle zone rosse scatterà un vero e proprio lockdown. Saranno chiusi locali pubblici e negozi, vietati gli spostamenti, consentita l’attività motoria soltanto in prossimità della propria abitazione. Il passaggio in zona rossa avverrà automaticamente secondo un parametro scelto dal Cts, ovvero al raggiungimento della soglia di 250 contagi settimanali per 100 mila abitanti.
Cinema e teatri
Il nuovo Dpcm aveva stabilito la riapertura di cinema e teatri il 27 marzo. Tuttavia, alla luce delle nuove misure e delle possibili chiusure nel weekend, è improbabile che si possa procedere alla riapertura. Il ministro Dario Franceschini è al lavoro per proporre la stessa regola già applicata a musei e mostre: cioè consentire l’ingresso del pubblico in sala dal lunedì al venerdì.