La Russia non accenna a frenare la sua offensiva contro l’Ucraina e oggi ha attaccato duramente mettendo a dura prova la popolazione. Nonostante la tensione globale Putin continua a cambiare strategia militare per arrivare ai suoi obbiettivi prefissati. Zelensky invece sottolinea che Mosca può essere fermata soltanto militarmente dato che altre metodologie sembrano non scalfire il Cremlino. Dnipro ha subito un duro attacco che ha scatenato l’indignazione globale.
Il conflitto in Ucraina sta proseguendo e, in queste ore, l’esercito ucraino ha dovuto difendere il territorio da numerossimi bombardamenti, che hanno colpito nuovamente strutture strategiche e portato nuova devastazione all’interno del Paese. Mosca ha fatto un cambio ai vertici militari, ma ha anche mostrato una crepa interna, che sembra svelare dissapori ai piani alti del Cremlino.
Nonostante ciò Mosca non smetta di attaccare e la scelta di mandare i mercenari del gruppo Wagner a Soledar, che è una delle città che sta vivendo un conflitto diretto tra truppe russe e ucraine, rivela la volontà di Putin di proseguire nell’operazione militare speciale in Ucraina. L’Unione Europea ha deciso di sostenere con nuovi aiuti Kiev nella difesa della sua sovranità territoriale. Anche la Gran Bretagna ha in programma di inviare tank per la difesa a terra all’esercito di Zelensky e la decisione non è stata presa di buon grado dalle autorità russe.
Il conflitto tra Russia e Ucraina non accenna a frenare
La guerra che è scaturita quasi un anno fa con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, non sembra essere improntata verso una risoluzione, o almeno non una a breve termine. Mosca continua la sua offensiva nei confronti di Kiev che riesce, nonostante la sofferenza e la fatica, a resistere al nemico. Uno scenario preoccupante che sta portando ad una situazione insostenibile che genera dinamiche che vanno, inevitabilmente, ad aggravare la già presente crisi globale.
Il Cremlino ha subito qualche battuta d’arresto ma ha ripreso, in realtà non ha mai smesso, la sua operazione militare in territorio ucraino con intensità e ferocia. Sia Russia che Ucraina stanno faticando a causa delle temperature che non aiutano certamente le truppe impegnate sul campo.
Si sono verificati oggi moltissimi attacchi russi e l’allarme aereo è risuonato ripetutamente in diverse città ucraine. Anche Kiev è stata attaccata e il presidente Zelensky ha specificato che: “Degli oltre 30 missili lanciati sull’Ucraina durante il giorno, più di 20 sono stati abbattuti. Sono centinaia di vite salvate. Ringrazio la nostra Aeronautica Militare, i nostri caccia antiaerei e tutti coloro che aiutano“.
Il capo di stato ucraino ha anche speso parole importanti dopo una giornata che ha visto la Russia bombardare almeno sei regioni e danneggiato maggiormente le infrastrutture energetiche, che ancora riescono a dare un minimo di supporto alla popolazione. Ha condiviso: “E’ possibile fermare il terrore russo solo sul campo di battaglia e per farlo sono necessarie le armi che sono nei magazzini dei nostri partner e che i nostri soldati stanno aspettando. Tutto il mondo sa cosa e come può fermare chi semina morte. Ringrazio chi ci aiuta in questo.”
Il bombardamento al condominio di Dnipro e le ultime dichiarazioni
Mosca ha colpito duramente molte regioni ucraine tra cui Zaporizhzhia ma, in maniera insistente, ha concentrato un attacco destinato a un obbiettivo civile. È stato colpito un condominio abitato da 200 cittadini e il risultato è stato distruttivo. Le ricerche sotto le macerie dell’edificio sono iniziate immediatamente ma lo scenario è apparso da subito straziante.
Le autorità locali hanno comunicato, per ora un bilancio di dodici vittime e 60 feriti. Un attacco feroce che ha attirato lo sdegno delle autorità internazionali che denotano crudeltà gratuita contro un popolo che a stento regge i continui bombardamenti.
L’aeronautica ucraina ha dichiarato: “L’odierno attacco al complesso residenziale a Dnipro è stato effettuato dallo stesso missile con cui la Federazione Russa ha attaccato il centro commerciale di Kremechnut nel giugno 2022: il missile Kh-22 “. Un missile chiamato tempesta che è considerato il killer della gamma.
Gli Stati Uniti hanno condannato duramente la portata e la potenza dell’attacco a Dnipro e il portavoce del Consiglio di sicurezza Usa ha dichiarato: “Questi attacchi sono un altro esempio della guerra brutale e barbara che la Russia sta conducendo, attaccando le infrastrutture critiche dell’Ucraina che forniscono luce e riscaldamento ai civili”.
Per poi precisare, inoltre, che: “Gli Stati Uniti continueranno a fornire all’Ucraina ciò di cui ha bisogno per difendersi, compresi i sistemi di difesa aerea, insieme ai nostri alleati e partner – e continueremo il nostro lavoro per ritenere le forze russe responsabili dei loro crimini di guerra e atrocità”.
Il consigliere presidenziale ucraino Mikhaylo Podolyak ha pronunciato dure parole contro il Consiglio di Sicurezza Onu dopo l’attacco russo a Dnipro ha condiviso su Twitter: “La Russia deve essere espulsa dal Consiglio di Sicurezza Onu in questo momento. La sua presenza in questo organo è una vergogna per il mondo intero”.
In tutto questo emerge che il portavoce di Orban, capo di stato ungherese, ha spiegato che il risultato del sondaggio sottoposto ai cittadini in merito alle sanzioni elargite dall’Ue alla Russia ha rivelato che il 97% della popolazione è contraria a nuove misure che vanno a sanzionare i russi. Kovacs ha precisato in merito al risultato che: “è fondamentale, poiché i burocrati di Bruxelles vogliono emanare sempre più sanzioni piuttosto che rivedere la loro politica sbagliata responsabile dell’attuale inflazione alle stelle”.
La Turchia invece ha invece dichiarato che è disposta a spingere per arrivare ad una trattativa che riporti equilibrio e stabilità. Le autorità turche hanno spiegato che, nonostante attualmente le due nazioni non siano pronte per un colloquio, potrebbero cambiare idea nel prossimo futuro quando le truppe di entrambi gli eserciti cominceranno a scarseggiare.
La popolazione sta soffrendo. L’esempio di oggi a Dnipro parla da solo e le associazioni umanitarie chiedono di cessare questo scempio che sta provocando troppo morti e condizioni precarie anche per i bambini. Numeri impressionanti che crescono quotidianamente e la guerra non sembra ancora pronta a rallentare.
La Russia ha precisato che, nel caso fossero forniti dal Regno Unito mezzi corazzati da terra all’esercito ucraino, la guerra rischia un’escalation pericolosa che lui portare su un altro piano il conflitto.