Il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida è intervenuto al congresso nazionale della Cisal e ha rilasciato numerose dichiarazioni. Tra queste, il politico ha parlato di come incentivare le nascite, basandosi su un welfare in grado di permettere alle giovani coppie di trovare posti di lavoro. “Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica” ha sottolineato.
Francesco Lollobrigida è intervenuto pochi minuti fa al congresso nazionale della Cisal, e ha tenuto un discorso durante il quale ha espresso convinzioni e dichiarazioni in termini di sviluppo del welfare, incentivazione della natalità e reddito di cittadinanza. Il Ministro dell’Agricoltura ha sottolineato come sia di fondamentale importanza incentivare le nascite del Paese e soprattutto non arrendersi alla “sostituzione etnica“.
Il ministro Lollobrigida parla al congresso Cisal: “Non possiamo arrenderci alla sostituzione etnica”
Parlando al congresso nazionale della Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori, tra i firmatari dei contratti collettivi nazionali del lavoro, Francesco Lollobrigida, Fratelli d’Italia, ha dichiarato come “Le nascite non si incentivano convincendo le persone a passare più tempo a casa, perché si intensificano i rapporti, come ha sostenuto qualcuno, non è quello il modo. Il modo è costruire un welfare che permetta di lavorare e di avere una famiglia, sostenere le giovani coppie a trovare l’occupazione”.
Per il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste del Governo Meloni, non ci si dovrebbe arrendere alla sostituzione etnica: “Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada”.
Un modo per rispondere a quanto dichiarato dal presidente dell’INPS Pasquale Tricarico, che in un’intervista a La Stampa aveva sostenuto una tesi opposta. “Senza i migranti tra 20 anni i conti INPS saranno critici” aveva dichiarato, parlando di un’immigrazione “regolare e fluida”.
E sulla questione lavoro, Lollobrigida ha sostenuto con decisione la scelta del governo di farne a meno: “Vogliamo investire per far crescere la nazione. Anche per questo ci siamo detti contrari al reddito di cittadinanza” aggiungendo poi come “Ogni lavoro è più degno rispetto al percepire il sussidio”.
Chi è Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e il suo legame con Giorgia Meloni
Nato a Tivoli nel 1972, Francesco Lollobrigida dallo scorso 22 ottobre è il nuovo ministro dell’Agricoltura. Laureato in Giurisprudenza all’università Niccolò Cusano, fin da giovane ha aderito al Fronte della Gioventù di cui è stato segretario provinciale per Roma fino al 1995.
Dal 1998 al 2003 è stato inoltre consigliere comunale di Roma, mentre dal 2005 al 2006 è stato assessore allo sport, turismo e cultura di Ardea.
Nel 2006 diventa consigliere regionale del Lazio nelle file di Alleanza Nazionale, e sei anni dopo abbandona il Popolo delle Libertà, fondando con Giorgia Meloni Fratelli d’Italia.
Sposato con Arianna, sorella della Presidente del Consiglio, da lei ha avuto le due figlie Rachele e Vittoria. Sostenitore delle comunità per tossicodipendenti, in passato ha collaborato anche con San Patrignano.
A partire dal 2018 fa parte della Camera dei deputati, e sempre nello stesso anno diventa capogruppo di Fratelli d’Italia. Tra le sue battaglie come ministro dell’Agricoltura, quella contro la carne coltivata.