Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha oggi omaggiato le vittime del regime totalitario nazista a Praga. L’esponente di Fratelli d’Italia ha voluto sostenere la memoria di Jan Palach e dare un messaggio di inclusione. Questo pomeriggio La Russa visiterà quindi il campo di concentramento di Theresienstadt.
Oggi il Presidente del Senato italiano si trova a Praga in visita ufficiale. Ignazio La Russa ha deciso all’ultimo momento, di partire e quindi rendere omaggio anticipatamente a Jan Palach, e al monumento a lui dedicato a Praga, protagonista della resistenza all’invasione sovietica. Una testimonianza lasciata senza troppe tracce di sé. Una scelta che il politico di destra ha spiegato con dichiarazioni ben precise.
Oggi il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha preso parte alle celebrazioni per Jan Palach a Praga. un intervento anticipato e a sorpresa: “Oggi stesso, approfittando della mia presenza qui a Praga, ho voluto aggiungere due appuntamenti importanti alla mia agenda e che si legano al tema di questa Conferenza: renderò omaggio alle tante vittime della ferocia nazista recandomi a Terezin e sono già stato al monumento dedicato a Jan Palach, come ho sempre fatto ogni volta che sono venuto a Praga”.
Queste le parole dette da La Russa all’incontro dei presidenti dei Parlamenti dei Paesi Membri della UE. La visita sarebbe dovuta avvenire nel pomeriggio, ma il presidente del Senato ha preferito anticipare l’appuntamento per evitare l’incontro con i giornalisti dopo le polemiche sulla festa della Liberazione e quella del regime comunista.
Queste le parole alla conferenza dei presidenti dei parlamenti europei: “La capacità di contrastare ogni forma di regime totalitario potrà venire dall’attuazione di politiche coraggiose, dalla capacità di realizzare veri processi di pacificazione e dando testimonianza delle aberrazioni di tutti i regimi totalitari. Così come lo stesso Parlamento europeo fece solo pochi anni fa approvando un’importante risoluzione di tutti i totalitarismi del secolo scorso”.
“Insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle alte cariche dello Stato questa mattina ho solennemente testimoniato all’Altare della Patria l’impegno e il sacrificio per la libertà e l’indipendenza così come il valore assoluto della Resistenza nel superare la dittatura e nel ridare all’Italia la democrazia” ha voluto tuttavia sottolineare Ignazio La Russa nelle sue dichiarazioni.
In seguito, La Russa ha voluto ricordare la data come la fine dell’occupazione nazista e del fascismo, oltre all’inizio della rinascita italiana. “C’era una bambina a Terezin, di cui non ricordo il nome, che disegnò una farfalla gialla che vola sopra i fili spinati. Che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati” ha poi citato il presidente, prima di prepararsi per andare a visitare il campo di concentramento di Terezin.
Intanto nel nostro Paese continuano le celebrazioni per il 25 Aprile: questa mattina Sergio Mattarella e Giorgia Meloni hanno reso omaggio e festeggiato la Liberazione all’Altare della Patria a Roma.
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