Ancora una volta, è Londra la città migliore per gli studenti, secondo uno studio mondiale molto famoso. Le uniche due città italiane presenti sono quasi in fondo alla classifica.
Da sempre, Londra è un luogo che attrae migliaia di studenti internazionali, una città cosmopolita, piena di servizi, scuole e università.
Ecco perché anche quest’anno, secondo la classifica QS Best Student Cities 2023, è al primo posto. Una classifica che, però, declassa le città italiane: solo due presenti e in posti molto bassi. Scopriamo di più su questa nuova classifica.
Le rinomate classifiche QS Best Student Cities confrontano ogni anno le città accademiche di tutto il mondo, stilando secondo alcuni criteri specifici la classifica definitiva.
Ad esempio, quest’anno ancora una volta Londra è al primo posto, emersa come la migliore città per gli studenti che desiderano studiare all’estero in termini di convenienza, strutture per studenti e standard universitari, tra gli altri fattori.
Niente da dire sul fatto che Londra può essere una città eccitante e diversificata, dove si trovano persone provenienti da quasi tutti i paesi del pianeta e per gli studenti ci sono numerose scelte e servizi.
Ci sono, inoltre, molte attrazioni storiche e culturali come Buckingham Palace e la National Gallery, quindi anche a livello culturale, la capitale della Gran Bretagna è a un livello molto alto.
Dopo di lei si posizionano Monaco e Seoul, al secondo e terzo posto, mentre Zurigo, in Svizzera, e Melbourne in Australia sono quarta e quinta. Sul podio, purtroppo, non si vedono città italiane, nonostante il nostro Paese sia pieno di università e diverse facoltà.
Qual è il motivo di questa esclusione e che città ci sono in classifica? Vediamo nello specifico cosa succede per il nostro Paese.
A stabilire la classifica, secondo diversi fattori, sono le opinioni degli studenti, sia futuri che ex, e in tutto il mondo hanno partecipato quasi 100.000 ragazzi e ragazze al sondaggio.
Di città italiane, su 140 luoghi universitarie, nella classifica sono rientrate solo Milano, al 48esimo posto, e Roma, al 74esimo. Due posizioni non proprio in fondo alla classifica, ma neanche ai livelli di Londra. Ma come mai sono così declassate?
Sicuramente, il costo della vita e i pochi servizi che le due città hanno, rispetto ai colossi mondiali, le hanno penalizzate. Entrambe, però vincono nel parametro “Student Mix”, ovvero sulla differenziazione degli studenti presenti, e Milano primeggia per l’attività dei datori di lavoro per quanto riguarda il recruitment.
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