Continuano gli studi sull’impatto del Long Covid sui pazienti guariti dal virus. L’Ecdc approfondisce la ricerca sui sintomi di questa ancora poco conosciuta patologia.
Ma cosa si intende quando parliamo di long covid? Chiamato anche sindrome post-virale, è un fenomeno che spesso colpisce l’individuo già guarito dal Covid-19, in quanto quest’ultimo manifesta alcune ripercussioni a livello fisico e cognitivo anche settimane dopo la negativizzazione. Secondo alcune recenti ricerche, i pazienti più colpiti dal long covid sarebbero le donne, le persone obese e anche i bambini.
I sintomi
Il long c ovid si può manifestare diversamente da paziente a paziente, ma i principali sintomi riscontrati generalmente sono:
- fiato corto
- mal di testa
- dolori muscolari
- stanchezza e affaticamento
- mal di gola/tosse persistente
Ma anche sintomi perlopiù di genere cognitivo quali ansia e depressione, insonnia, problemi di concentrazione e di memoria. E’ possibile ovviamente che si possano avvertire altri tipi di malessere diversi da quelli riportati, ma avendo ancora poca conoscenza di questo fenomeno, le informazioni sono per ora relativamente limitate.
Infatti è ancora difficile sapere se si possa effettivamente guarire completamente da questi sintomi a lungo termine. L’unica cosa certa è superati i due mesi di durata, si può allora considerare long covid.
Soggetti a rischio
Secondo i dati, le donne sotto i 60 anni avrebbero il doppio delle probabilità di contrarre il long covid rispetto agli uomini. L’età avanzata difatti è un fattore comune dei pazienti che lamentano i sintomi, insieme ad un indice di massa corporea più alto. Dunque, le persone affette da obesità, sarebbero soggetti particolarmente delicati e a rischio.
Anche l’impatto sui bambini costituisce un pericolo. Ad esempio, in Norvegia sono stati registrati casi di sindrome post-virale in un bambino su 16, tutti guariti dal Covid-19. Il numero preoccupa non poco, poiché la sintomatologia può avere un impatto negativo sulla crescita, l’istruzione e la salute mentale dei più giovani.
Cosa fare per alleviare i sintomi
Come già detto, non esiste una vera e propria “cura” al long covid, ma la comunità scientifica non ha dubbi sul fatto che uno stile di vita più sano può aiutare al benessere fisico e mentale della persona.
Ad esempio cercare di evitare il cibo spazzatura, assumere integratori naturali e condurre una routine serena senza strafare, sono solo alcuni dei consigli degli esperti. Come descritto dalla British Heart Foundation, una cosa importante da sapere è che adottare un corretto atteggiamento psico-emotivo da maturare verso sè stessi è una delle soluzioni più efficaci.