È emerso da una ricerca che tre dosi di vaccino diminuiscono drasticamente la possibilità di Long Covid. Sembrerebbe inoltre che la triplice inoculazione protegga da tutte le varianti.
Se sono state inoculate tre dosi di vaccino mRNA, questo riduce il rischio di Long Covid fino al 16% nei soggetti.
È stato avviato a marzo uno studio in merito, per verificare se le dosi possano andare a proteggere anche dalle varianti del Covid, come ad esempio l’Omicron.
Vediamo cosa è emerso dalla ricerca.
Lo studio lo conferma
Lo studio avviato da Humanitas ha confermato che le tre dosi di vaccino anti Covid inoculate in un soggetto diminuiscono il rischio al 16% di riscontrare il Long Covid, in contrapposizione con il 42% che è relativo ai non vaccinati.
L’effetto sembrerebbe valere per tutte le variazioni del virus, tra cui Omicron.
La ricerca, poi pubblicata sul The Journal of the American Medical Association, ha coinvolto 2.560 operatori sanitari presenti in otto ospedali della Lombardia e del Piemonte.
La ricerca è stata portata avanti dal mese di marzo 2020 fino ad aprile 2022.
La ricerca è stata condotta da una donna, Maria Rescigno, capo del Laboratorio di immunologia delle mucose e microbiota e da Elena Azzolini, vice direttore sanitario di Humanitas.
Le due hanno poi collaborato anche con Alberto Mantovani, il direttore scientifico di Humanitas
Il Long Covid
Il Long Covid si registra quando un soggetto positivo e poi guarito dal Covid, presenta sintomi come stanchezza, mal di testa o assenza dell’olfatto, per più di quattro settimane dalla comparsa di positività da Covid.
Ciò che lo studio voleva rilevare è capire se il vaccino proteggesse dal Long Covid in seguito alla positività, anche se asintomatici.
Per andare avanti era necessario identificare il campione su cui svolgere la ricerca e gli operatori sanitari sono risultati adeguati al compito, in quanto plurivaccinati.
I soggetti venivano inoltre sottoposti ogni 2 settimane a test per verificare la presenza di particelle di Covid e ogni tre a test sierologici.
Questi avevano un’età di circa 40 anni ed erano prevalentemente donne (circa il 70% sul totale). Questa scelta è dettata dal fatto che il Long Covid si presenta sopratutto su soggetti femminili.
I risultati che ne sono derivati, sono stati poi spiegati dalla stessa Maria Rescigno. A quanto pare i soggetti con tre dosi solo nel 16% dei casi presentavano sintomi da Long Covid.
Questo dato si contrappone al 41,8% che invece non possedeva la triplice dose.
Si può pertanto confermare che le 3 dosi di vaccino siano efficaci contro il Long Covid.
Sono stati infine riscontrati 40 sintomi differenti, ma i più presenti sono debolezza fisica ed emicrania.