L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto la sua prima apparizione pubblica dopo l’accusa federale che vede a suo carico 37 capi d’accusa, avanzata dall’ufficio del consigliere speciale, un evento che ha suscitato inevitabilmente grande attenzione e interesse nei Usa. Durante il suo discorso tenutosi a Columbus, in Georgia, Trump ha espresso chiaramente la sua posizione contro la magistratura e ha promesso di continuare la corsa presidenziale.
Nel suo primo intervento in pubblico Trump ha definito le accuse mosse nei suoi come “ridicole e infondate” sostenendo che a suo avviso l’accusa rappresenta uno dei più orribili abusi di potere nella storia del Paese. Ha quindi rivolto pesanti critiche al dipartimento dell’ingiustizia, sostenendo che l’accusa proviene da una manovra attuata dall’amministrazione Biden che sostiene il complotto politico contro di lui.
Nonostante le difficoltà e le sfide che dovrà affrontare, Trump ha deciso di continuare la corsa presidenziale e ha sottolineato che la sua volontà è quella di lottare per difendere i valori statunitensi e garantire un futuro brillante per la nazione. Questo è ciò che ha sostenuto il tycoon durante la sua ultima convention.
Le parole di Trump hanno suscitato reazioni contrastanti all’interno della comunità politica americana, con alcuni sostenitori che lo hanno applaudito per la sua determinazione e forza, ma altri hanno invece espresso opinioni negative e si sono opposti duramente alla sua retorica che è stata definita come divisiva e soprattutto poco costruttiva.
La prima apparizione di Trump dopo le accuse federali
L’ex presidente Usa Donald Trump è apparso in pubblico per un discorso dopo le 37 accuse federali pervenute tribunale federale di Miami dove si presenterà, stando alle informazioni emerse. Un evento che ha suscitato grande attenzione e interesse negli Usa sia tra la popolazione che tra le classi politiche.
Durante il suo discorso a Columbus, in Georgia, Trump ha espresso chiaramente la sua posizione contro la magistratura, spiegando ai suoi sostenitori che non c’è giustizia, ma si tratta piuttosto di una cospirazione.
Ha ribadito le accuse mosse contro di lui sono “ridicole e infondate” e ha sostenuto che tutto ciò rappresenta uno dei più orribili abusi di potere nella storia del Paese. Ha continuato a chiedere sostegno ai repubblicani per cambiare una Nazione che, sotto la guida dei democratici secondo lui, sta perdendo il suo storico potere.
Anche se le parole di Trump hanno cercato di infondere tranquillità, la situazione legale è delicata e non sarà semplice affrontare queste accuse. Rimane ovviamente da vedere come si evolverà la situazione giudiziaria che riguarda l’ex presidente e soprattutto quali conseguenze emergeranno alla fine del procedimento legale.
Ciò che è certo, tuttavia, è che Trump ha dimostrato la sua volontà di continuare la corsa presidenziale e sta cercando di radunare i suoi seguaci per avere massimo sostegno.
Questo ha suscitato timori per ipotetici scontri o eventi che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza degli Usa, dato che Trump ha un seguito importante, che ha già mostrato chiaramente di cosa è capace durante l’assalto a Capitol Hill.
Il leader repubblicano ha continuato a criticare i “teppisti e mostri che governano questo paese” durante un discorso che ha tenuto in un locale della zona, diverse ore dopo aver parlato alla conferenza in Georgia.
Trump sostanzialmente sostiene di non aver fatto nulla di sbagliato e ha definito la situazione attuale come una vergogna per il Paese. Ha affermato che è l’intero stato che paga il prezzo maggiore e questo per mano dei “mostri” che governano e ha sottolineato che la sua intenzione è cambiare le cose.
Parlando alle convention statali repubblicane in Georgia e nella Carolina del Nord ha lanciato dure critiche anche all’amministrazione Biden oltre che alla magistratura. Ha ribadito che per lui il trattamento in ogni ambito è differente rimarcando il fatto che anche Biden ha trattenuto documenti ma le cose non sono andate come nel suo caso.
Le parole di Trump erano molto attese sia dai suoi sostenitori che da media e cittadini statunitensi. Per la prima volta un ex presidente si trova a dover affrontare accuse senza precedenti e la vicenda con questa nuova accusa federale si complica in maniera repentina.
Il leader ha precisato in Georgia che: “Hanno lanciato una caccia alle streghe dopo l’altra per cercare di fermare il nostro movimento, per contrastare la volontà del popolo americano. Alla fine, non verranno dopo di me . Stanno venendo a cercarti.”
Nonostante i suoi crescenti problemi legali, l’ex presidente Usa Trump sembra essere ancora il favorito per la nomination del Partito Repubblicano alle elezioni del 2024.
A marzo, infatti, sono state presentate accuse penali contro di lui a New York, ma Trump ha affermato che continuerà a correre per la Casa Bianca nonostante il percorso legale che lo vede come protagonista.
La legge Usa non vieta al candidato presidenziale di correre per la carica e il tycoon ha precisato da subito che non avrebbe di certo rinunciato.
In un’intervista con il sito di notizie Politico, rilasciata dal suo aereo dopo il discorso tenuto in Georgia, Trump ha sottolineato sostanzialmente e in maniera decisa che non sarà mai condannato veramente e che, nonostante la difficoltà momentanea, non ha intenzione di abbandonare la politica e non lo farà mai. Ha sottolineato la forte determinazione a difendere i suoi valori e a lottare per il popolo americano.
La retorica e la continua propaganda potrebbero rivelarsi un fattore importante nella sua campagna per le elezioni presidenziali del 2024. Nonostante le accuse mosse contro di lui possano rappresentare un ostacolo, Trump non sembra aver intenzione di cedere il suo posto nel mondo politico e anzi ha intenzione, come da lui riferito, di imporsi per cambiare il futuro degli Usa.
Il leader dei Maga ha accusato il presidente Biden e la sua rivale democratica Hillary Clinton di aver gestito male informazioni riservate. Questo per sottolineare che è stato trattato ingiustamente perché è un repubblicano.
Trump ribadito anche le, già note, tesi che riguardano la sconfitta in Georgia e ha sostenuto, nuovamente, che in realtà aveva vinto, anche se non è mai stato riconosciuto. Il leader non ha mai smesso di rimarcare la sua teoria sul complotto e sul boicottaggio nelle scorse elezioni dove ha perso contro Biden.
L’ex capo di stato Usa dovrà affrontare anche altre questione legali importanti, dato che è oggetto di un’indagine del procuratore della contea di fulton Fani Willis e sembra che le nuove incriminazioni potrebbero arrivare per il mese di agosto, stando a ciò che hanno riportato i media.
Va precisato che il sostegno a Trump continua a essere presente e la sua schiera di seguaci crede nella sua innocenza e nell’accanimento nei suoi confronti e continuano a sostenerlo per vederlo nuovamente al comando degli Stati Uniti.
L’opinione dei democratici sulla candidatura del tycoon
In un’intervista citata dalla ABC News, il senatore democratico del Delaware Chris Coons ha espresso preoccupazione per l’effetto che potrebbe avere l’accusa federale, sulla cattiva gestione della documentazione classificata, sulle elezioni presidenziali del 2024 e sul GOP. Secondo Coons, i repubblicani dovranno necessariamente trovare il modo di spiegare ai cittadini statunitensi come mai ritengono che Trump debba essere rieletto, anche essendo a conoscenza della condotta negligente e insensibile riguardo ai documenti critici per la sicurezza nazionale.
Coons, stretto alleato del presidente Biden, ha riconosciuto che la situazione è preoccupante e ha ribadito la necessità che gli americani siano informati sui fatti. Questo a suo avviso è necessario per poter prendere decisioni consapevoli durante le elezioni.
Stephanopoulos ha fatto notare che gli ultimi sondaggi hanno mostrato Biden dietro a Trump o in parità e Coons ha ammesso che questa è una questione che lo preoccupa e che è necessario approfondire.
Lindsey Graham ha espresso la sua convinzione che esista realmente un “doppio standard” all’interno del sistema giudiziario Usa e ha precisato che molti repubblicani siano d’accordo sul fatto che Hillary Clinton abbia fatto cose molto simili senza ricevere lo stesso trattamento.
Graham ha anche ritenuto “assolutamente ridicole” le accuse di spionaggio rivolte a Trump e ha precisato che avrà la sua giornata in tribunale ma non è possibile che queste accuse reggano.
Stephanopoulos ha invece fatto notare che se Trump avesse consegnato i documenti, quando è stato chiesto, anche la sua accusa sarebbe decaduta come nel caso degli altri esponenti politici. Effettivamente la stessa cosa è capitata anche a Mike Pence che non è stato perseguito legalmente.
Coons in un’intervista precedente a “This Week” ha affermato che è ben chiara una disparità tra Biden e Trump.
Secondo il democratico, infatti, le differenze evidenti risiedono nella condotta dell’individuo accusato e ha sottolineato, poi, che il comportamento di Trump rispetto alla reazione di Pence e Biden è qualcosa di essenziale in questo caso.
Il presidente Biden non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma Coons ha spiegato che l’obiettivo è quello di ottenere “risultati reali per il popolo americano” all’interno della campagna del presidente e ha riferito che Biden è ancora: “in grado di guidare il paese nonostante le distrazioni causate dai problemi legali dell’ex presidente Trump.”