Loris Stival: Barbara D’Urso e Mediaset pagarono i parenti per apparire in tv?

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Loris Stival: Barbara D’Urso e Mediaset pagarono i parenti per apparire in tv? L’unica certezza è che Barbara D’Urso è nella bufera, perché Pomeriggio 5 e Domenica Live (così come Segreti e Delitti di Gianluigi Nuzzi), avrebbero fatto ‘pressioni’ sui parenti del bimbo ucciso nel novembre 2014 presumibilmente – stando alle indagini – dalla mamma Veronica Panarello. Proprio i parenti della donna, secondo le intercettazioni delle forze dell’ordine – avrebbero ricevuto migliaia di euro da Mediaset per mostrarsi innocentisti: le continue apparizioni televisive sarebbero diventate per la famiglia Panarello – e in particolare per la madre Carmela Anguzza e la sorella Antonella Panarello – un vero e proprio lavoro.

Oltre tremila euro ad intervista, duemila euro per apparire a Domenica Live, il pagamento di cure mediche e regalini di vario genere: questo sarebbe il ‘tariffario’ che Mediaset avrebbe pagato a Carmela Anguzza e Antonella Panarello, madre e sorella di Veronica Panarello, la donna sospettata di aver ucciso il piccolo Loris Stival.

Duecentocinquanta le pagine delle risultante delle indagini raccolte dagli inquirenti, dal quale emerge un quadro di un ‘business economico‘ messo in piedi dalla famiglia Panarello, che nelle intercettazioni dice ‘Lei è capace di tutto. E’ una ragazza difficile, molto difficile. E’ pazza, è un pericolo per tutti, ha una cattiveria con tutti. Non dovevano lasciarla da sola con i bambino‘, salvo poi mostrarsi innocentista di fronte alle telecamere del programmi di Canale 5. Una crasi che non è sfuggita agli inquirenti – cui le due donne hanno reso dichiarazioni simili a quelle intercettate – e spiegabili con i soldi ricevuti per andare in tv.

Come riporta il Fatto Quotidiano, il 21 gennaio 2015 una persona dello staff di Domenica Live chiama la Anguzza, che poi viene messa in contatto con la conduttrice Barbara D’Urso, che invita la donna a tornare in trasmissione a ribadire l’innocenza della figlia ‘perché altrimenti l’opinione pubblica si convince sempre più che Veronica è colpevole‘. La donna non è convinta, e gli addetti al programma cercano in tutti i modi di convincerla anche promettendo aiuti (consulti medici e regali) per il figlio minore.

Ben presto la donna entra nel ‘giro’, e dopo un primo momento di tentennamento, parte la trattativa: dopo aver spiegato che duemila euro sono un compenso esiguo, chiede che questi le vengano liquidati in breve tempo. Oltre alla D’Urso (e ricordiamo che qualche mese fa Striscia la Notizia smascherò il finto incontro tra Alessandra Borgia di Pomeriggio 5 e il cacciatore Orazio Fidone che trovò il corpo del piccolo) si muovono anche i produttori di Delitti e Segreti, che consultato il cachet della concorrenza, offre tremila euro alla sorella versandoglieli a rate. Mediaset al momento non commenta, ma in tutto questo non si salva neanche il padre, che avrebbe prelevato dalla carta Postepay intestata a Veronica i soldi che i sostenitori della presunta assassina avevano versato per la difesa.

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