Un’altra sparatoria in California. Un uomo a Los Angeles ha aperto il fuoco uccidendo tre persone e ferendone quattro.
Sono in gravi condizioni i feriti, trasportati in ospedale dopo la sparatoria. Non sono ancora state rivelate dalla polizia di Los Angeles le motivazioni della tragedia; ancora in fuga il killer. In California dal 16 gennaio a oggi, nel giro di due settimane, sono state quattro le sparatorie che hanno causato la morte di 27 persone.
Ancora sangue per le strade di Los Angeles. Un uomo, nel famoso quartiere Beverly Crest, ha aperto il fuoco nella notte ferendo quattro persone e uccidendone tre. Il bilancio delle vittime potrebbe purtroppo salire nelle prossime ore, vista la gravità dei feriti che sono stati trasportai in gravissime condizioni in ospedale. Le tre vittime si trovava per strada, all’interno di una vettura mentre i feriti pare si trovassero accanto all’auto, in piedi, quando sono stati raggiunti dai colpi.
Non sono ancora note le motivazioni del killer, che al momento risulterebbe ancora in fuga dalla Polizia. Gli agenti della contea di Los Angeles hanno fatto sapere che non ci sono tutt’ora informazioni riguardante il movente, mentre si cerca di mettere le mani sul fuggitivo tramite le immagini delle telecamere di sorveglianza. I fatti risalgono alla nottata di ieri, ora locale 2.30.
Si tratta del quarto episodio di questo tipo in California in meno di un mese, lo scorso 21 gennaio la sparatoria di Monterey Park a 50 km da Los Angeles era costata la vita a 11 persone. il Killer in quel caso – Huu Can Tran di 72 anni – si era tolto la vita dopo essere stato raggiunto dalle forze dell’ordine e addirittura disarmato da un giovane che gli aveva così negato di continuare la sua strage. Il movente pare fosse legato alla gelosia nell’ambito lavorativo.
Il 24 gennaio invece a San Mateo, nella zona di San Francisco, precisamente ad Half Moon a perdere la vita erano stati sette contadini rimasti uccisi in due sparatorie a pochi km di distanza. Il sospetto killer è stato individuato in quel caso poco dopo la sparatoria, si tratta di Chunli Zhao, 67 anni, e il movente rimane ancora ignoto alla Polizia.
E ancora il 16 gennaio a Goshen le vittime erano state sei, a causa di una sparatoria avvenuta in una casa. A perdere la vita anche una madre di soli 17 anni e un bambino di appena sei mesi. Pochi giorni prima della carneficina la polizia aveva perquisito la casa per droga, si pensa a un’ipotesi regolamento di conti per motivi legati all’acquisto di sostanze stupefacenti. Cinque erano già morte all’arrivo della polizia, mentre la sesta vittima è deceduta poco dopo l’arrivo in ospedale.
Le quattro sparatorie, tre per strada e una quasi un’esecuzione in casa, hanno tragicamente prodotto 24 vittime, alle quale vanno ad aggiungersi le tre di queste ultime ore.
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