[didascalia fornitore=”ansa”]Protesta silenziosa a Calcutta contro gli stupri in India[/didascalia]
I pedofili che saranno giudicati colpevoli di stupro in India saranno condannati alla pena di morte se le vittime sono bambine e bambini con un’età inferiore ai 12 anni. Fino all’approvazione dell’emendamento che va a integrare la legge sulla protezione dei minori dai reati sessuali (Protection of Children from Sexual Offence Act), la legge indiana prevedeva l’ergastolo per punire tali reati. La pena capitale è stata decisa e approvata come risposta ai recenti casi di stupri di gruppo e omicidi di bambine che continuano a scioccare l’opinione pubblica.
Il governo indiano presieduto dal primo ministro Narendra Modi ha deciso l’introduzione della pena di morte per chi commette violenze sessuali su bambini e bambine di età inferiore ai 12 anni.
Negli ultimi mesi sono state sempre più numerose le manifestazioni di piazza in cui migliaia di donne indiane – ma non solo – indignate per la nuova ondata di violenza contro bambine e adolescenti, ha chiesto il pugno duro contro gli stupratori.
La svolta del governo è arrivata dopo l’ennesimo stupro di gruppo di una bambina.
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La pena capitale per gli stupratori salverà dalla violenza di genere e dalla violenza sessuale i bambini in India? Ancora non ci sono dati su cui fare paragoni, ma c’è chi teme che il problema sia solo spostato un po’ più in là. Gli aggressori, dicono i detrattori, potranno sempre abusare delle loro vittime assicurandosi che abbiano più di 12 anni.
Inoltre la legge non tiene conto delle richieste delle donne per la modifica delle leggi antistupro. Ad esempio è stata ignorata la richiesta di rendere reato lo stupro commesso dal coniuge, oppure le molestie dei politici candidati alle elezioni che sempre più spesso vengono accusati di reati a sfondo sessuale.
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Va precisato che dopo la firma del premier Narendra Modi, l’ordinanza varata dal governo dovrà ora essere firmata dal presidente Ram Nath Kovind. Il nuovo emendamento, a questo punto, rimarrà valido sei mesi, entro i quali dovrà essere ratificato dal Parlamento indiano per diventare definitivamente legge.
La pena capitale verrà prevista anche nel caso di una seconda condanna con l’accusa di violenza sessuale o violenza sessuale aggravata. Pene più severe sono state inoltre introdotte contro il voyeurismo, lo stalking e le aggressioni con l’acido.
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