Lo scudetto, con la vittoria della Juventus contro il Torino e la sconfitta della Lazio all’Olimpico contro il Milan, ha indirizzato il tricolore verso Torino. Adesso, infatti, sono 7 i punti di vantaggio che i bianconeri di Maurizio Sarri possono amministrare da qui alla fine del campionato. Un margine, che a 8 giornate dalla fine, rappresenta un cuscinetto sul quale dormire sonni relativamente tranquilli.
Il destino della corsa scudetto nelle mani di Milan e Atalanta
A decretare il destino della Serie A saranno, seppur indirettamente, Milan e Atalanta. Rossoneri e bergamaschi, infatti, oltre ad essere le due formazioni con le quali la Lazio si è fermata dopo la ripresa, saranno i prossimi avversari della Juventus che sembra ormai avviata verso la conquista dello scudetto. La squadra di Pioli sarà la prima a frapporsi sulla strada della Juventus: una prova di maturità per entrambe con i rossoneri chiamati a dimostrare che quella contro la Lazio non è stata solo una vittoria ottenuta grazie alle pesanti assenze dei biancocelesti – Immobile e Caicedo in primis – e i bianconeri a superare di slancio il penultimo vero ostacolo prima dello scontro diretto del 20 luglio.
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Come cambia la lotta scudetto
Dopo toccherà all’Atalanta di Gasperini, in piena lotta per il terzo posto con la concreta possibilità, in caso di un altro scivolone della Lazio, di guardare al secondo. Inevitabilmente, quindi, la corsa scudetto passa per queste due partite con Milan e Atalanta arbitri del match. Proprio i rossoneri e i bergamaschi hanno quindi la possibilità di “riequilibrare” la situazione, a patto che la squadra di Simone Inzaghi, contro Lecce prima e Sassuolo poi, riesca a fare bottino pieno.