Il 5 ottobre 1962 iniziava una tappa importantissima della storia della musica internazionale: il brano dei Beatles “Love Me Do” debutta. Oggi si festeggiano i 60 anni da quel giorno fatidico, che cambiò la storia di quattro ragazzi britannici.
Ci sono molte canzoni che ricordiamo come vere hit o classici dei Beatles, la band inglese che ha cambiato il modo di fare musica negli anni ’60.
Oggi, 5 ottobre 2022, è una data importante: si festeggiano ben 60 anni dall’uscita di “Love Me Do”, uno dei singoli più importanti per la storia della band, il punto di partenza si può dire per la creazione di una vera leggenda.
Buon compleanno “Love Me Do”, singolo iconico dei Beatles
Ci sono moltissime canzoni registrate dai Beatles, il gruppo composto da Paul McCartney, John Lennon, Ringo Star e George Harrison, quattro ragazzi inglesi che insieme hanno fatto la storia della musica.
Oggi si festeggiano i 60 anni di “Love Me Do”, un singolo che ha avuto un significato particolare per il gruppo musicale, si può dire il brano d’esordio, inserito nel primo album chiamato “Please Please Me”, che diventò una grande hit.
“Love Me Do” è importante anche perché fu il primissimo brano che vide la collaborazione di John Lennon e Paul McCartney, che insieme poi crearono tantissimi brani iconici rimasti nella storia.
La vivacità e l’originalità del brano, il suono di quell’armonica a bocca suonata da John Lennon, pubblicato nel 1962 come primo singolo della band, hanno fatto sì che diventasse memorabile e un contributo fondamentale dei Beatles alla musica internazionale.
Le armonie identificabili dei Beatles e il testo semplice ma accattivante allo stesso tempo, rendono “Love Me Do” un irresistibile brano iconico per tutti gli amanti della musica degli anni ’60.
Ancora oggi, a qualsiasi età, nessuno riesce a trattenersi dal cantare insieme le note di questa canzone, un traguardo che di sicuro ogni band e ogni artista vorrebbe raggiungere.
La storia di “Love Me Do”
La genesi di “Love Me Do” non è stata semplice: tutto parte dal 1958, quando un giovanissimo 16enne Paul McCartney mette su carta la struttura della canzone, con i suoi versi.
In quel periodo aveva già incontrato John Lennon, con il quale scrisse poi anche la musica nella sua casa d’infanzia a Forthlin Road.
Solo quattro anni dopo Paul e John decisero di registrare il brano, frutto di una collaborazione prolifica e brano che contiene tutte le loro passioni e influenze, tra cui anche la passione di Lennon per Lewis Carrol, papà letterario di “Alice in Wonderland”.
La registrazione ebbe una gestazione complicata: si alternarono due batteristi, il primo fu Pete Best, che registrò i 6 giugno ’62 agli Abbey Road Studios, poi sostituito da Ringo Starr il 4 settembre.
Una settimana dopo, però, arrivò ancora un altro batterista perché Paul e John non erano soddisfatti: Ringo passò al tamburello e Andy White alla batteria.
La prima versione 45 giri che oggi festeggiamo, però, è quella con Ringo Starr che poi è diventato, come tutti sappiamo, il batterista ufficiale della band.