[didascalia fornitore=”foto”]Una foto di Luca Borgoni dal suo profilo Facebook[/didascalia]
A luglio del 2017 la mamma di Luca Borgoni aveva raccolto tutto il suo coraggio per presentarsi davanti ai prof del figlio e discutere la tesi di laurea in Biologia del ragazzo, morto pochi giorni prima in un incidente in montagna, sul Cervino. Da allora la donna ha continuato ad aggiornare il profilo Facebook del figlio morto a 22 anni per inseguire il sogno di scalare il Dhaulagiri – la settima montagna più alta del mondo, che si trova in Nepal, nella catena dell’Himalaya. Un modo per tenere vivo il ricordo del figlio e restare in contatto con le persone che gli hanno voluto bene.
La signora Cristina Giordana ha affrontato il grande dolore di perdere un figlio che aveva 22 anni e tutta la vita davanti.
Ha trovato nel social network usato dal figlio una modo per ‘tenere in vita’ la sua memoria nelle persone che lo hanno amato. Ma senza mai usare toni tragici o cupi. “Ogni post di Luca dopo la morte è sempre stato scritto con paradossale serenità, a partire da quello che annunciava il suo funerale”, ha confermato la signora Cristina.
Uno dei post più recenti è stato scritto pochi giorni prima di Natale: “Siamo agli sgoccioli: tra pochi giorni sarà Natale, una festa bellissima, la festa della famiglia! Devo inventarmi qualcosa per rendere meno malinconici e tristi i miei genitori e mia sorella Giulia. Sì perché quest’anno, per la prima volta, non saremo fisicamente presenti né io, né la mia amatissima nonna Rosangela. Il nostro, già piccolo nucleo famigliare, si è ridotto drasticamente in soli 6 mesi. Cosa posso inventarmi? Semplice: far arrivare un messaggio dal Nepal che inizi con MAM…così capiranno bene che è un mio messaggio per dire loro: CORAGGIO NON ABBATTETEVI TROPPO PERCHE’ IO E NONNA NON VI PERDIAMO MAI DI VISTA!. Firmato: Luca Borgoni”.
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Cristina, insegnante di matematica e scienze alle medie, oltre alla sua vita ‘reale’ organizza anche la vita ‘virtuale’ del figlio che non c’è più. Comunica con i suoi amici, commenta, risponde, esorta i suoi contatti ad amare la vita, proprio come faceva Luca.
Luca aveva deciso di vivere e studiare a Torino, dove l’amata nonna Rosangela – morta sei mesi prima di lui – aveva deciso di regalargli un piccolo appartamento. “In quella casa tutto è rimasto esattamente come l’ha lasciato quando è uscito”, ha raccontato mamma Cristina, sottolineando: “Io non vado mai al cimitero, preferisco passare da casa sua. Ci andremo anche uno dei prossimi giorni, gli diremo col pensiero che prima o poi dovremo spostare le sue cose perché lì dentro ci vivrà sua sorella Giulia”.
Il giorno 8 è un giorno particolare. E’ il giorno in cui Luca ha lasciato questa terra. E questo è il messaggio che mamma Cristina ha voluto lasciare sul web
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