L’ex presidente della Reggina Calcio, Luca Gallo, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale.
Luca Gallo, ex presidente della Reggina Calcio è stato arrestato per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale dalla Guardia di Finanza. Il Gip ha predisposto, nei confronti dell’uomo, un sequestro, in via preventiva, di beni che ammontano a 1.590.000 euro. Inoltre, gli è stato vietato di svolgere attività imprenditoriale per 12 mesi.
Arrestato per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale: questa la decisione del GIP nei confronti di Luca Gallo, ex presidente della Reggina Calcio, al quale sono stati sequestrati beni che ammontano a 1.590.000 euro. Inoltre, all’uomo è stato vietato di svolgere attività imprenditoriale per un anno.
L’uomo ora è agli arresti domiciliari. Le indagini sono state svolte dall’unità specializzate del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania in merito alla società M&G Coop. Multiversivizi Italia Società Cooperativa e la M&G Cooperativa Multiservizi, entrambe in liquidazione e fallimento, secondo quanto dichiarato dal Tribunale di Catania, le quali fornivano servizi di sostegno alle imprese e della somministrazione di lavoro interinale.
Secondo quanto afferma la Procura, Luca Gallo “non avrebbe proceduto al reintegro del capitale sociale, risultato azzerato, o alla messa in liquidazione e scioglimento delle menzionate società, così presumibilmente aggravando la relativa esposizione debitoria stimata, complessivamente, in oltre 70 milioni di euro“, secondo quanto riporta Ansa.
Luca Gallo è stato presidente del Reggina Calcio per tre anni, succeduto poi da Marcello Cardona. Da ragazzino, ha svolto i lavori più disparati per mantenersi e poi, nel corso del tempo, ha saputo mettere a frutto le sue capacità imprenditoriali, anche se, negli ultimi anni, sono sorti dei problemi finanziari che hanno portato, poi, all’insorgere della situazione in cui Gallo versa al momento.
Nel 2019, l’imprenditore portò all’insorgere di un mare di polemiche a causa della maglietta indossata nel derby con il Catanzaro, sulla quale c’era scritto Lavati i pedi e va curchiti, ossia lavati i piedi e va a coricarti. Una frase che non piacque ai tifosi, tanto che fu richiesta la squalifica di Gallo.
L’imprenditore commentò questo episodio con le seguenti parole: “Sono stato deferito 45 giorni ed è quello che si dà ad un presidente che non paga i calciatori. Presumo di aver fatto qualcosa di grave e penso ‘hai fatto qualcosa di grave‘. Mi è stato detto di tutto, anche da persone che non conosco“.
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