È guerra aperta tra Lucia Azzolina e Matteo Salvini: a esacerbare i toni tra il ministro dell’istruzione e il leader della Lega è il tema della riapertura delle scuole dopo il lockdown per l’emergenza Covid. L’ex titolare del Viminale ha accusato l’esecutivo di voler trasformare gli istituti “in lager”, accostamento che ha innescato un’immediata reazione.
“Da oggi chiamerò Salvini “il gaglioffo”. È ridicolo. Gli suggerisco una buona lettura, Fino a quando la mia stella brillerà, scritto da Liliana Segre. Salvini avrebbe bisogno di studiare, di leggere, perché tutte le volte che parla di scuola dice delle scempiaggini. I lager sono una cosa seria. Io ho insegnato a Sarzana, la cittadina dalla quale lui ha detto queste scempiaggini, e ai miei studenti insegnavo cosa era un lager. Lui deve chiedere scusa non a me ma a tutta la comunità scolastica. Più mi insulta più sono onorata perché io e lui siamo distanti anni luce su tutto“.
Sono le dure parole spese da Lucia Azzolina nei confronti di Matteo Salvini, che poche ore prima aveva criticato nuovamente le scelte fatte dal Governo e dal Ministero dell’Istruzione sul rientro a scuola.
L’intervento di Azzolina è arrivato davanti le telecamere della trasmissione di La7, In Onda, e al conduttore che sottolineava il tono offensivo della sua posizione ha replicato così: “Sa, ogni tanto un insulto ci sta, noi di insulti ne subiamo anche tanti tanti. Sulla scuola capisco che qualcuno fa campagna elettorale ma non si può arrivare a questi livelli, sono da troglodita. Il lager è una cosa seria, la scuola è un’altra cosa“.
A infiammare i toni è stata la dichiarazione di Salvini durante il suo incontro con i cittadini di Sarzana (La Spezia): “Occhi aperti, perché a quanto sento qualcuno ha voglia di prolungare lo stato di emergenza per mesi e mesi. L’emergenza c’era ad aprile, quando si sentivano solo girare le ambulanze. Ora gli italiani stanno usando la testa, ma questi tarati vogliono trasformare le scuole in lager, con i banchi con le rotelle, le mascherine, il plexiglas”. Poi l’affondo al ministro dell’Istruzione: “Me la vedo qua la Azzolina, sul viale di Sarzana, col banco con le rotelle a fare avanti e indietro”.
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