Annunciato sciopero di Lufthansa della durata di 24 ore: incrocia le braccia il personale di terra. Possibili ritardi e cancellazioni di voli.
Il personale di terra di Lufthansa incrocia le braccia il 27 luglio. Una situazione che sta accomunando diverse compagnie di bandiera, da quando è iniziata la pandemia di Coronavirus. Meno lavoratori e tanto lavoro da gestire: una situazione che crea malcontento. Lo sciopero dura 24 ore e potrà essere caratterizzato da diversi ritardi e possibili voli cancellati.
Durerà 24 ore lo sciopero annunciato da Lufthansa che riguarderà il personale di terra. Si terrà il 27 luglio 2022, giornata nella quale diversi voli potrebbero subire ritardi o essere cancellati.
Lo sciopero è stato indetto dal sindacato Tedesco Verdi: la compagnia di bandiera aveva precedentemente annunciato di aver in programma la cancellazione di 3 mila voli tra luglio e agosto, proprio in un periodo in cui in tanti organizzano le proprie vacanze, con la possibilità di muoversi in Europa e nel mondo senza restrizioni imposte dalla pandemia di Coronavirus.
Dopo l’emergenza sanitaria globale, infatti, il personale è stato drasticamente ridotto, provocando disagi diffusi. Gli aeroporti tedeschi che si mobiliteranno sono quelli di Francoforte, Berlino e Dusseldorf.
I viaggiatori non se ne sono stati con le mani in mano e hanno iniziato ad avviare ricorsi per far rispettare i propri diritti. Il sindacato fa sapere che lo sciopero è stato indetto, al fine di fare pressione sulla dirigenza aziendale per far ottenere un aumento salariare del 9,5% per tutti quei lavoratori che hanno subito lo scotto dell’inflazione.
Lo stop del personale di terra, però, non provocherà solamente disagi ai viaggiatori che hanno scelto di volare con la compagnia, ma anche ad attività quali la manutenzione dei veicoli e la gestione del loro spostamento verso la pista in fase d’imbarco.
Al fine di evitare disagi, sia ai viaggiatori che al personale stesso, Lufthansa aveva proposto un accordo che prevedeva 150 euro aggiuntivi al mese per tutto il 2022 e altri 100 a partire dal 2023. Non solo: aveva messo sul piatto anche un aumento del 2% del salario verso la metà del 2023, tenendo conto dei risultati registrati dal vettore.
Una proposta che, però, è stata respinta: tra il 3 e il 4 agosto, dunque, ci saranno nuovi colloqui al fine di trovare una soluzione al problema e ripristinare – si spera – la situazione alla normalità, evitando ulteriori scioperi.
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