L’ennesima brutta figura di Luigi Di Maio la determina lui stesso con un opinabile post su Facebook in cui paragona Matteo Renzi a Pinochet. Nel testo, poi modificato, il vicepresidente della Camera confonde però il Cile con il Venezuela, scatenando le ironie della rete, e anche qualche insulto, dato che qualcuno non è riuscito a perdonare la clamorosa gaffe.
Quello che nelle intenzioni voleva essere una stoccata al presidente del Consiglio si è trasformato in un autogol. Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio ha paragonato Renzi al dittatore cileno Pinochet, dimostrando però di non conoscere bene né la geografia né la storia e la politica estera, dato che secondo lui il sanguinoso regime militare era in Venezuela.
La porzione di testo presente nel, poi modificata (ma raggiungibile dalla cronologia delle modfiche), recita: “Il referendum di ottobre, novembre o dicembre (ci facciano sapere la data, quando gli farà comodo) lui stesso lo sta facendo diventare un voto su questo personaggio che ha occupato con arroganza la cosa pubblica, come ai tempi di Pinochet in Venezuela. E sappiamo come è finita”.
Certo che questa nuova figuraccia dopo l’agghiacciante dichiarazione rilasciata dopo l’affaire Muraro (“ho letto la mail ma non ho capito“) non ci voleva proprio per il grillino che aspira a diventare premier.
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