Luigi Di Maio sarebbe un populista di destra. Il deputato del Movimento 5 Stelle è stato presentato così al convegno a Harvard di cui è stato protagonista. A definirlo «populista di destra» l’ostico moderatore del convegno «Capire il Movimento 5 stelle e il ruolo della democrazia diretta in Italia», evento organizzato da Yes Europe Lab.
Luigi Di Maio non è stato scelto a caso: sarà lui, con ogni probabilità, il candidato premier dei 5 Stelle alle prossime elezioni politiche. Tanto che il deputato, sempre a Harvard, ha annunciato: «Nei prossimi mesi, completeremo il processo condiviso di scrivere il programma di governo, che sarà pronto per la fine di luglio. In settembre, eleggeremo il candidato premier e identificheremo i ministri che saranno presentati ai cittadini italiani prima delle elezioni politiche. Nel 2018, l’Italia potrebbe avere il primo governo fondato sulla democrazia diretta».
Democrazia diretta al centro del duro dibattito a cui Di Maio è stato sottoposto nella prestigiosa Harvard University di Boston, in Massachusetts, Stati Uniti. Subito ha capito che non sarebbe stata una passeggiata. Archon Fung, professore di “Democrazia e cittadinanza” e moderatore, ha presentato l’ospite così: «È il primo esponente della destra populista e conservatrice qui ad Harvard: è raro come avere un comunista o un unicorno».
Di Maio il «populista di destra», nel corso del convegno, ha dovuto rispondere a un’agguerrita platea che accusava i 5 Stelle di voler distruggere l’Europa: «Il M5S non ha affatto intenzione di distruggere l’Europa ma anzi di riportarla ai suoi valori fondativi. Il che significa un’Europa che inizia a interessarsi dei livelli di povertà delle famiglie, dei livelli di disoccupazione e non solo della politica monetaria».
Dopo il convegno Di Maio ha firmato il libro degli ospiti di Harvard e ha messo la foto su Instagram.