I tifosi della Roma accolgono Lukaku a Ciampino, in quattromila per il nuovo attaccante tra fumogeni e cori.
Si è sbloccata la trattativa tra Roma e Chelsea per portare Romelu Lukaku nella Capitale. L’attaccante belga nel pomeriggio è sbarcato a Ciampino, a bordo dell’areo privato di Dan Friedkin, atteso da migliaia di tifosi giallorossi.
Bandiere, sciarpe, striscioni e cori. I tifosi della Roma, famosi per i calorosi benvenuti, hanno vissuto estati di grandi annunci. Indimenticabile quello dello scorso anno di Dybala, talento argentino fermato solo dai guai muscolari che ha già illuminato la piazza con il suo sinistro ma che non è riuscito a portare a Mourinho nessun titolo e piazzamento in campionato prestigioso.
La svolta i giallorossi la attendono adesso, con Romelu Lukaku. Una Roma in grande difficoltà nelle prime due partite di campionato (dove ha totalizzato solamente 1 punto tra Salernitana e Verona) si rinforza con uno degli attaccanti più decisivi degli ultimi anni in Serie A. L’ex Inter, che ha fatto vivere un’estate da incubo ai fan nerazzurri, ha accesso nuovamente una piazza abituata ormai agli annunci e agli arrivi in aeroporto sfavillanti, e regala emozioni di pancia, anche se la strada per il suo inserimento – vista la non preparazione atletica estiva – sarà lunga.
Difficile dire quando e se si potrà tornare a godere del vero Lukaku in Serie A. Magari già da subito, domenica del resto all’Olimpico arriva il Milan. C’è chi come Bobo Vieri invece predica calma: “Bisognerà attenderlo, gli servono almeno 2 mesi per tornare in condizione“. Certo è che la Roma ha messo a segno un colpo di grande impatto, non solo emotivo per i tifosi ma anche tecnico. L’ex 9 interista ha dimostrato di poter sportare gli equilibri nel campionato italiano, e la fase offensiva della Roma che ha tanto faticato lo scorso anno potrebbe finalmente esplodere.
Intanto, colmi di buoni propositi ed euforia, i tifosi della lupa si sono riuniti a Ciampino, in attesa del loro nuovo attaccante atterrato alle 17:30 in Italia insieme al presidente, alla guida del suo jet privato. Cori, sciarpate, e buoni propositi, ma adesso la palla passerà presto a Mourinho che oltre all’onore di allenare un’altra bella sfilza di campioni alla sua corte (Dybala, Paredes, Aouar, Renato Sanchez, Azmoun e tanti altri) avrà l’onere di doverli mettere insieme e cercare di ricambiare l’affetto di una piazza innamorata, ma forse stanca degli alibi e della mancanza di una vera organizzazione di gioco.
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