C’è una comprensibile curiosità intorno alla prossima luna piena di venerdì 13, non tanto per il fenomeno in sé, che è ciclico e non rappresenta certo un appuntamento imprescindibile per gli appassionati di astronomia, quanto per la particolare data, che cade nel giorno che tutti gli scaramantici ritengono sia portatore di iella e sfortuna per antonomasia, oltretutto nell’anno 2017, contenente dunque un altro numero ulteriormente carico di negatività ed oggetto di scongiuri e contumelie per la malasorte da parte di chi crede a queste cose, come appunto il 17. Pensate siano pochi? Niente affatto, poiché l’apoftegma che recita ‘la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo‘ è incisa nel cuore e dell’anima di milioni di persone affette dalla sindrome Paperino. E se ci aggiungiamo che il plenilunio è anche il fenomeno che nelle leggende folcloristiche scatena la licantropia, ecco che curiosità e scaramanzie per una luna piena di venerdì 13 raggiungono livelli ben oltre il lecito.
Il timor panico è così epidemico da aver generato un nome scientifico appositamente per connotarlo, triscaidecafobia, ossia la paura dei venerdì 13. C’è di buono che il prossimo evento del genere accadrà soltanto il 13 agosto 2049, quando ci sarà un altro venerdì 13 che coinciderà anche con il plenilunio, mentre il precedente è abbastanza recente, appena 3 anni fa, il 13 giugno 2014. Altre statistiche in merito ci dicono che la luna piena di venerdì 13 è avvenuta solo 8 volte nel corso degli ultimi 98 anni, e che nel 1922 ci fu la luna piena nel medesimo mese di quest’anno. Tornando alle superstizioni legate a questa data, non è ben chiara l’origine di questa nomea: c’è chi sostiene ad esempio che il numero è simbolo dell’irregolarità e incompletezza, poiché segue il 12 che è il numero degli Apostoli di Gesù, dei mesi dell’anno, le ore del giorno e della notte, che esprime pertanto completezza e positività.
A questo si aggiunge il fatto che venerdì è un giorno nefasto per i cristiani perché è il giorno della crocifissione di Gesù, ma molti ignorano che anche gli inglesi, tutt’altro che cattolici, hanno un cattivo rapporto con questo giorno, perché tradizionalmente di venerdì veniva eseguita la condanna di impiccagione a chi era detenuto, prima della definitiva abolizione della pena di morte. La combinazione dunque tra venerdì 13 e luna piena non può che essere foriera di cattivi presagi per molte persone che credono a queste cose, e inoltre si sa, ma questa è più vicina alla scienza che non alla superstizione, che il plenilunio influenza anche il comportamento di molte specie animali infastiditi dalla sua luce. Dunque non sorprenderà che rispetto al solito il prossimo venerdì molte persone rinunceranno ad ammirare il nostro satellite nel pieno della sua forma, impegnati in riti apotropaici e scongiuri anti-iella di ogni tipo: nel dubbio meglio non affacciarsi alla finestra, si potrebbe avvertire un’insolita e improvvisa crescita tricologica, prima avvisaglia di una mutazione ferina poco gradevole. Per tutti gli altri si presenta l’occasione sempre piacevole di guardare una romantica luna piena, che in fondo non fa mai male, nemmeno in queste gelide notti di gennaio. Con buona pace di superstiziosi e fobici di ogni risma.