L’Unione europea ha risposto a Lukashenko sul pericolo di un attacco nucleare alla Bielorussia

Il conflitto tra Russia e Ucraina si è ulteriormente inasprito nelle ultime ore. Dopo il sabotaggio del ponte in Crimea, le forze armate di Vladimir Putin hanno risposto con attacchi missilistici in diverse città chiave del territorio guidato da Volodymyr Zelensky. La guerra, però, potrebbe ampliarsi ancora di più, con la Bielorussia di Aleksander Lukashenko pronta a schierare le sue truppe al confine con l’Ucraina.

Lukashenko
Aleksander Lukashenko – Nanopress.it

Secondo il numero uno bielorusso, infatti, dal Paese invaso e della Nato starebbero preparando delle armi nucleari per colpire anche Minsk. Alle sue parole ha risposto l’Unione europea, chiedendo al leader del regime di astenersi dal conflitto ribadendo anche che non l’Ucraina il carnefice, ma è solo la vittima.

Lukashenko al Consiglio di sicurezza: “La Nato vuole colpire la Bielorussia”

Le notizie che arrivano dall’Ucraina in queste ultime ore sono tutt’altro che incoraggianti. Dopo una fase di stallo nel conflitto con la Russia e la controffensiva vincente delle truppe di Volodymyr Zelensky, molte delle città più importanti del Paese si sono risvegliate oggi martoriate dai missili. Un’altra fase, insomma, sta per iniziare.

Fase in cui potrebbe avere un ruolo da protagonista anche l’alleato numero uno di Vladimir Putin, Aleksander Lukashenko. Il presidente della Bielorussia, infatti, in una riunione del consiglio di sicurezza, ha accusato lo Stato che è stato invaso il 24 febbraio di voler pianificare un attacco contro il suo Paese e ha anche parlato di un “progressivo deterioramento della situazione alle frontiere occidentali“, quindi ai confini tra i due territori. Motivo per cui, ha avvisato, la formazione di un raggruppamento difensivo è già iniziata“.

Lukashenko e Putin
Aleksander Lukashenko e Vladimir Putin – Nanopress.it

Ho già detto – ha proseguito Lukashenko – che oggi l’Ucraina non sta contemplando, ma sta pianificando attacchi sul territorio della Bielorussia“. Non solo, però, perché secondo il militare, dietro le mosse degli ucraini ci sarebbero gli alleati occidentali e soprattutto la Nato. Afferma: “Sono stati spinti dai loro patroni a scatenare una guerra contro di noi per coinvolgerci e affrontare la Russia e la Bielorussia a loro volta“.

Per lui, anche Lituania e Polonia si starebbero preparando ad attacchi nucleari perché, ha spiegato, “in Occidente c’è la convinzione diffusa che l’esercito bielorusso parteciperà in modo diretto all’operazione militare speciale sul territorio dell’Ucraina” e quindi, considerato che si è “creduto a queste teorie, la leadership politico-militare dell’Alleanza atlantica e un certo numero di Paesi europei sta già valutando apertamente le opzioni per una possibile aggressione contro il nostro Paese, anche con un’arma nucleare“.

Le reazioni dell’Unione europea alle accuse di Lukashenko: “Si astenga dal conflitto”

Già prima delle dichiarazioni di Lukashenko, però, dal ministero della Difesa ucraino si era lanciato un monito su come la Russia stia “cercando di costringere la Bielorussia a entrare apertamente in guerra contro l’Ucraina“. Il portavoce del ministero, Vadym Skibitsky, tra l’altro, aveva precisato che dall’intelligence di Kiev avevano già avvistato dei battaglioni di Minsk lungo i confini tra i due Paesi.

Insomma, un segnale che qualcosa si stava per muovere c’era già molto prima delle parole del leader bielorusso, che sono state commentate anche dall’Unione europea. “Abbiamo preso nota delle false accuse del regime di Lukashenko, sono accuse infondate, ridicole, sono inaccettabili“, ha detto il portavoce del Servizio Azione Esterna Ue, Peter Stano. “L’Ucraina – ha continuato – qui è la vittima. L’Unione europea esorta il regime della Bielorussia dall’astenersi da qualsiasi coinvolgimento” nel conflitto. Secondo lui, tra l’altro, le dichiarazioni del politico non sono altro che un’escalation.

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