Durante la settimana arriverà da Bruxelles un parere motivato in cui si chiederà all’Italia di mettersi in regola sulla questione Balneari entro 60 giorni.
Per Salvini è molto importante che le imprese di famiglie potranno continuare a lavorare
Il pressing dell’Unione Europea
Ancora una volta la Commissione Europea è tornata sull’argomento dei balneari e sul fatto che venga applicata la Direttiva Bolkestein. Fonti vicine all’Unione europea affermano che tale questione deve essere risolta con una certa urgenza anche che Bruxelles ha intenzione di inviare, molto probabilmente durante la giornata di mercoledì, un parere motivato in cui verrà chiesto all’Italia di conformarsi entro e non oltre due mesi.
Le fonti riferiscono anche che la presidente del consiglio Giorgia Meloni “si è impegnata a presentare all’Ue proposte molto rapidamente“. Durante la giornata di giovedì, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha in programma una nuova sentenza la quale potrebbe portare delle conseguenze e dovrà essere presa in considerazione senza mezze misure.
L’opinione di Salvini
Un argomento su cui ha voluto dire anche la sua opinione Matteo Salvini, il Ministro delle Infrastrutture “Ho incontrato alcuni bagnini stamani. Ho preso un impegno: che chiunque voglia proseguire nei sacrifici dei loro nonni e genitori, per legge avrà diritto a gestire quelle spiagge”.
Questo è ciò che è accaduto nel corso di un incontro elettorale che si è tenuto a Marina di Pietrasanta, località situata in provincia di Lucca. Il Ministro delle Infrastrutture continua affermando che tale decisione secondo lui risulta essere ragionevole dopo che le aziende hanno investito molto nel loro lavoro che va avanti da decenni.
“Se vuoi andare avanti con l’impresa, e la stragrande maggioranza sono aziende a carattere famigliare, credo che non debba essere valutato solo il criterio economico, sennò arriva la prima multinazionale di turno e tanti saluti ai balneari di Pietrasanta.” Il ministro continua definendosi come una forza autonomista in cui si mettono al primo posto le imprese del territorio per dare importanza, solo in un secondo momento, a coloro che giungono “dall’altra parte del mondo“.
Matteo Salvini conclude affermando: “Chi invece molla è giusto che riceva un indennizzo da chi subentra per i soldi e gli investimenti fatti sugli stabilimenti negli anni”.