L’uomo guarito dal cancro con la dieta vegana. Se le scelte alimentari fossero davvero capaci di salvare la vita? La testimonianza di Antonio, raccontata ai microfoni della trasmissione “Le Iene”, racconta proprio una guarigione dai risvolti quasi “miracolosi”. La storia di Antonio è quella di un uomo che, dopo aver vinto già due tumori, aver subito due interventi chirurgici ed essersi sottoposto a cicli di radioterapia e chemioterapia, aveva deciso di mollare, di arrendersi alla malattia. La dieta vegana è stata la svolta, la scelta, presa dietro le insistenze del figlio, che ha cambiato la sorte di Antonio.
La guarigione c’è stata. Gli esami lo provano. Miracolo o realtà? Il confine è più sottile di quanto si creda, ma la storia di Antonio, pur avendo dell’incredibile, è vera. Il primo scontro con la terribile realtà della malattia, per Antonio, avviene nel 2003, quando il tumore compare al polmone destro. A diagnosi confermata, Antonio si sottopone all’intervento chirurgico. Sembra andare tutto per il meglio, almeno per qualche anno, ma poi, nel 2009, il tumore si ripresenta, colpendo il polmone sinistro. E stavolta, oltre all’intervento, Antonio effettua anche un ciclo di chemioterapia.
Giusto, quasi, il tempo di ritornare alla normalità, di provare a dimenticare il dolore e la sofferenza, che i medici durante un controllo evidenziano una nuova massa tumorale. È il 2011 e nel cervello di Antonio viene evidenziato un tumore di dimensioni importanti. Niente operazione, complice la sede del tumore, ma cicli di radioterapia mirata, grazie ai quali il tumore si rimpicciolisce. La massa tumorale risponde bene alle cure e i medici consigliano un ciclo di chemioterapia. Ma Antonio non ci sta: memore della terribile esperienza già attraversata, rifiuta la chemio ed è pronto ad arrendersi al tumore.
Se Antonio è stanco di lottare, la sua famiglia no. Suo figlio, in particolare, si informa e, in rete, scopre le potenzialità benefiche di alcune scelte alimentari. E così tenta il tutto per tutto, proponendo al padre un cambio radicale di stile di vita e di abitudini alimentari. Gli propone di adottare una dieta vegana, di abbandonare completamente gli alimenti di origine animale in favore dei vegetali. Un cambio radicale che, inizialmente, Antonio rifiuta. Il figlio non molla e Antonio, nonostante lo scetticismo, accetta di seguire questa tipologia di dieta, affidandosi a un’esperta, alla dottoressa Michela De Petris, specializzata in nutrizione oncologica dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Comincia con una prima fase di disintossicazione acuta, in cui Antonio si alimenta solo con succhi di verdure verdi a foglia larga, e poi continua con una dieta meno restrittiva, ma sempre 100% vegetale.
Settimana dopo settimana Antonio osserva i primi benefici, in termini di benessere psicofisico. La grande sorpresa, però, arriva in ospedale, tre mesi dopo l’inizio della dieta vegana. La Tac, lo stesso esame che solo poche settimane prima aveva evidenziato la presenza di una massa tumorale nel cervello da quasi 2 cm, non mostra più alcun segno del tumore. Il tumore è sparito, Antonio è guarito. Se il merito sia tutto da attribuire alla dieta vegana, però, è ancora tutto da dimostrare.
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