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Lupus eritematoso sistemico: sintomi e cura

Quali sono i sintomi e la cura del Lupus Eritematoso Sistemico? Detta anche LES, è innanzitutto una malattia autoimmune, ovvero che genera un’iperattività del sistema immunitario, che agisce incontrollatamente, attaccando i tessuti sani. Le cause del Lupus sono diverse e spesso a generare la malattia è una combinazione di esse, che rende difficile diagnosticarla. Anche i sintomi sono moltissimi e colpiscono diversi organi. Nella maggior parte dei casi però, c’è un elemento comune: l’alternarsi di fasi acute a fasi di regressione. Il Lupus Eritematoso Sistemico si manifesta più frequentemente nelle femmine dei maschi, nella fascia di età compresa tra i 15 ed i 45 anni. Vediamo nel dettaglio tutte le tipologie esistenti di Lupus, le cause, i fattori di rischio, i sintomi e le cure.

Lupus eritematoso sistemico: le cause

Quali sono le cause del Lupus Eritematoso Sistemico? Si tratta di una patologia particolarmente complessa e di difficile individuazione. Solitamente non è generata da un’unica causa, bensì da un mix di fattori genetici, ambientali ed ormonali. E’ noto che esista una predisposizione genetica a sviluppare la malattia, a cui si aggiungono altri elementi come il sole, lo stress, alcuni farmaci e agenti infettivi. In parole semplici, nei pazienti affetti da Lupus Eritematoso Sistemico il sistema immunitario ‘lavora troppo’, produce anticorpi in eccesso, che vanno erroneamente ad attaccare la cellule e i tessuti sani dell’organismo. Tali anticorpi vengono chiamati autoanticorpi e solo i responsabili delle infiammazioni e dei danni agli organi.

Lupus eritematoso sistemico: fattori di rischio

Lupus eritematoso sistemico è una patologia che può sviluppare qualunque persona, tuttavia esistono alcuni fattori di rischio da tenere presente:

– Come avviene per la maggior parte delle patologie autoimmuni, le donne sono più colpite rispetto agli uomini;
– Alcune etnie (non caucasiche) sono maggiormente colpite e manifestano sintomi più gravi;
– Si sviluppa principalmente tra i 15 e i 45 anni;
– E’ poco diffusa nei bambini.

Lupus eritematoso sistemico: tipologie

Il Lupus eritematoso sistemico non è l’unico tipo di Lupus esistente, in realtà si annoverano anche altre forme della malattia. Ecco di seguito quelle conosciute:

– Il lupus eritematoso sistemico (LES) è la forma più comune di questa patologia e di cui intendiamo occuparci in questo articolo. La malattia può attaccare diversi organi e può avere diversi livelli di gravità.

– Il lupus eritematoso discoide: colpisce principalmente la pelle, generando una sorta di eritema rossastro e in rilievo, che può durare per giorni oppure per anni, o ancora essere intermittente; le zone più colpite sono il volto e il cuoio capelluto, ma non sono le uniche. In casi rari, i pazienti affetti da lupus discoide possono sviluppare il LES.

– Il lupus eritematoso cutaneo subacuto (SCLE) è caratterizzata principalmente da fotosensibilità, dolori alle articolazioni e astenia.

– Il lupus farmaco indotto è generato, come il suo stesso nome indica, dall’assunzione di determinati farmaci. Si generano i sintomi del LES, ma fortunatamente scompaiono, una volta sospeso il farmaco. Questa forma di Lupus colpisce prevalentemente gli uomini, perché i farmaci che producono questo effetto collaterale (idralazina e procainamide) vengono impiegati per trattare malattie cardiache tipicamente maschili.

– Il lupus neonatale è una rara forma di Lupus che colpisce i neonati, figli di donne affette dal lupus o da altre malattie del sistema immunitario. Il bimbo nasce con la malattia, per il passaggio di anticorpi materni nel sangue fetale. La patologia si risolve poco dopo il parto.

Lupus eritematoso sistemico: sintomi

Quali sono i sintomi del Lupus Eritematoso Sistemico, ovvero la forma più comune di Lupus?
I segni e le manifestazioni del Lupus possono verificarsi improvvisamente oppure progredire nel tempo, possono rimanere lievi, oppure possono diventare gravi e permanenti. Solitamente l’esordio della malattia è caratterizzata da profonda stanchezza, febbricola, manifestazioni cutanee e dolori articolari. Vediamo nel dettaglio i sintomi del Lupus, suddivisi per organo:

Cute: solitamente il soggetto affetto da Lupus manifesta bruciore e arrossamento a livello del naso e delle guance (formando il tipico eritema a forma di farfalla), orecchie, collo, cuoio capelluto, braccia, spalle, scollo e mani, in seguito all’esposizione solare.

Apparato articolare: i dolori articolari possono essere lievi e migranti oppure localizzati in alcune articolazioni come mani e piedi; oppure possono essere intensi e accompagnati da gonfiore e difficoltà di movimento.

Il Lupus Eritematoso Sistemico può colpire anche altri organi:

Reni: l’infiammazione del rene (nefrite) si manifesta con l’aumento improvviso dei valori di pressione o col gonfiore a entrambe le caviglie (edema). Spesso si evidenzia esclusivamente con un’alterazione dei valori delle urine, ovvero con un rialzo di creatinina.

Polmoni: i pazienti possono sviluppare la pleurite.

Cuore: i pazienti possono sviluppare la pericardite.

Cervello: il Lupus può portare a forte mal di testa, disturbi della memoria, problemi della visione, attacchi ischemici, cambiamenti nel comportamento, come depressione e attacchi di ansia.

Sangue: dagli esami del sangue, si evidenziano sovente grave anemia, riduzione dei globuli bianchi (leucopenia) o delle piastrine (piastrinopenia).

Lupus eritematoso sistemico: cure

Esistono delle cure per il Lupus Eritematoso Sistemico? Fortunatamente sì. I farmaci che vengono utilizzati nel Lupus consentono al paziente di tenere sotto controllo la malattia e di avere una qualità di vita soddisfacente. La scelta della terapia dipende da diversi elementi: l’età del paziente, il sesso, lo stato di salute, i sintomi e lo stile di vita. La cura del Lupus Eritematoso Sistemico prevede l’impiego di una combinazione di farmaci, che varia in base alla sintomatologia e agli organi coinvolti:

Anti infiammatori non steroidei (FANS), in caso di pleurite o pericardite, dolori articolari o febbre;
Gastroprotettori, per evitare il bruciore di stomaco o ulcera gastrica, causati dai FANS;
Cortisone a dosaggio basso per controllare le manifestazioni cutanee o articolari. Il dosaggio aumenta in caso di interessamento renale, polmonare o cerebrale. I pazienti con LES in trattamento con corticosteroidi devono assumere anche calcio, vitamina D e altri farmaci, per ridurre il rischio di osteoporosi;
Farmaci antimalarici come la idrossiclorochina, nota per la sua efficacia anche sul Lupus Eritematoso Sistemico;
Immunosoppressori: vengono utilizzati nei casi di Lupus Eritematoso Sistemico più gravi, proprio per ridurre l’attività immunitaria eccessiva.

Beatrice Elerdini

Beatrice Elerdini è stata una collaboratrice di Nanopress dal 2014 al 2019, occupandosi di cronaca e attualità. Degli stessi argomenti ha scritto su Pourfemme dal 2018 al 2019.

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