Arriva una nuova conferma sul rapporto tra uso di marijuana e effetti negativi sulla fertilità maschile. Lo sperma di chi fa uso assiduo di marijuana risulta meno mobile, quindi meno capace di raggiungere l’ovocita da fecondare. In pratica gli spermatozoi di chi fuma sono come ‘assonnati’, si muovono a rallentatore e fanno più fatica a raggiungere il loro obiettivo.
Infertilità maschile: chi fuma erba rischia di più
Le principali sostanze attive nella marijuana e nell’hashish determinano la riduzione della motilità degli spermatozoi. E interferiscono con altre funzioni necessarie per la fecondazione dell’ovocita. Alla domanda se hashish e marijuana alterano la fertilità, la risposta è sì.
Come spiegato sul sito della fondazione Umberto Veronesi, ”numerosi studi hanno dimostrato che il Delta(9) e il Delta(8)-THC, ovvero le principali sostanze attive in marijuana e hashish, interferiscono con il consumo di ossigeno dei mitocondri degli spermatozoi. Ciò causa un danno diretto con riduzione della motilità e interferendo con altre importanti funzioni necessarie per la fecondazione dell’ovocita. Inoltre, tali sostanze esplicano i loro effetti anche a livello del sistema nervoso e ormonale centrale,interferendo con l’asse ormonale ipotalamo-ipofisi-gonadi, alterando le importanti funzioni del testicolo”.
Ed è di questi giorni la pubblicazione di un’altra ricerca messa a punto dall’Università di Washington, Stato americano dove la cannabis ricreativa è legale dal 2012. Il team che ha lavorato con il dottor Omer Raheem, un urologo all’Università di Tulane, ha confermato ciò a cui erano pervenuti anche i ricercatori in Danimarca. Ovvero che la marijuana influisce sulla fertilità maschile.
Il team ha valutato in modo prospettico le analisi dello sperma di 409 uomini con problemi di fertilità. E ha scoperto che gli uomini che usano la cannabis hanno più possibilità di sviluppare anormalità e diminuzioni di volume e concentrazione delle cellule riproduttive.
La ricerca sulle cause di infertilità continua
L’uso di erba è associato quindi a una scarsa qualità dello sperma. Ma non solo. Poiché è probabile che il risultato sia effetto di molteplici fattori, tra cui l’esposizione chimica e una dieta povera, i ricercatori stanno continuando a studiare esplorando tutte le aree.
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