M5S e Lega Nord uniscono il loro voto al Senato a favore di un emendamento alla nota di aggiornamento al Def presentato dal leghista Roberto Calderoli che chiedeva di riservare il bonus bebè ai “soli cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea”, escludendo così i figli degli immigrati regolari. L’emendamento alla fine non è passato, ma dai banchi del PD si è alzato un coro di accuse nei confronti dei pentastellati, discussione che si è protratta nelle dichiarazioni successive e sui social network. In una nota, i senatore del M5S hanno poi chiarito la loro posizione: il voto con la Lega era per chiedere l’estensione del bonus bebè per i nati dal 2015 al 2017.
In Aula il voto del M5S non è certo passato inosservato, soprattutto da parte dei democratici che hanno sottolineato l’intento razzista dell’emendamento leghista. Da qui la polemica e la nascita di un nuovo caso politico tra i pentastellati e i dem.
L’emendamento di Calderoli chiedeva sì di estendere il bonus bebè per i nati dal 2015 al 2017, ma anche di limitarlo ai soli figli di italiani o europei regolarmente residenti in Italia. Il voto dell’Aula ha bocciato la richiesta della Lega Nord ma non ha placato le polemiche.
La prima a sottolinearlo è stato la senatrice PD Rosa Maria Di Giorgi. “Siamo ormai abituati al razzismo dilagante professato dai leghisti ma che anche i senatori del Movimento 5 Stelle si prestassero a queste provocazioni ci lascia francamente senza parole. Chissà se gli elettori che hanno votato per Beppe Grillo e che speravano in un vero cambiamento sanno che i loro rappresentanti in parlamento votano insieme alla Lega”.
Su Twitter si moltiplicano gli interventi di diversi esponenti dem. Tra questi il senatore Francesco Russo e l’europarlamentare Alessandra Moretti, non nuova a scontri con i pentastellati.
I senatori M5S hanno poi emesso una nota per chiarire la loro posizione. “Il PD non perde occasione per strumentalizzare ogni singolo voto del M5s e veicolare messaggi falsi. Abbiamo votato sì all’emendamento della Lega esclusivamente per fare in modo che il bonus bebè, che il governo ha previsto solo per i nati nel 2015, fosse esteso anche ai nati fino al 2017. Siamo assolutamente favorevoli all’erogazione del bonus a tutti i cittadini regolarmente residenti sul territorio italiano, senza distinzione di nazionalità”, scrivono i pentastellati.
Anche Calderoli difende il suo emendamento. “Ancora una volta l’ennesimo slogan di Renzi usato esclusivamente per prendere in giro gli italiani. È la dimostrazione che la maggioranza se ne frega della famiglia e dei bambini e stanzia risorse solo per gli immigrati. Dal governo e da questa maggioranza di traditori degli italiani non arriverà nessun aiuto alle famiglie e ai neonati ma solo più tasse da usare per mantenere i clandestini”, le parole dell’esponente del Carroccio.
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