La deputata M5s Roberta Lombardi ha scritto una lettera su carta intestata della Camera per richiedere informazioni su un edificio scolastico in via Savino 43, zona Talenti, scuola frequentata da uno suoi figli e dalla figlia del collega Marcello De Vito. Subito si è scatenata la polemica, e sul web Esposito (Pd) si chiede ironicamente ”non eravate quelli anti-casta?”. La sua replica su Facebook: “Parlamentari dem sfigati e disperati“.
La mittente è la parlamentare Roberta Lombardi, che, come riporta il Messaggero, ”chiede di potere accedere agli atti per avere i resoconti della Asl” sulla situazione della scuola frequentata dalla figlia. Lei si è difesa: ”Ho sempre usato la mia carta intestata, anche per altri temi”. La preside della scuola però incalza: ”Di lettere ce ne ha spedite tre. Sempre con il logo della Camera” e la dicitura ”onorevole” in evidenza. Sul web i commenti si sono cominciati a susseguire, tutti con un tono simile: ”Ma chi si crede di essere? Zorro?”.
Andrea De Maria, deputato per il Partito Democratico e membro della segreteria nazionale del Pd ha immediatamente commentato l’accaduto: “Come mai il loquace direttorio pentastellato non risponde, dopo che uno dei loro componenti è stato colto con le mani nel sacco nell’ usare metodi dai quali il M5S ha sempre preso le distanze? Il caso di Roberta Lombardi, vivace esponente del M5S, che, su carta intestata Camera dei Deputati, senza colpo ferire scrive una lettera al preside dell’Istituto frequentato da uno dei suoi figli per fare pressioni usando anche toni non proprio amichevoli, sembra quasi una boutade”. E ancora: “Ma non era un’accanita sostenitrice del movimento anti casta come tutti i grillini doc? Come sempre il M5s, quando è colto in castagna, come migliore difesa sa fare solo silenzio. E quando dimostra di essere diventato esso stesso casta, risulta ancora più inaffidabile e poco credibile. “Lei non sa chi sono io” vale anche per il M5S”.