Maccio Capatonda è l’ ‘Italiano Medio’: intervista a Marcello Macchia

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Maccio Capatonda è tornato! Marcello Macchia è, infatti, il protagonista di Italiano Medio, film in uscita nelle sale cinematografiche giovedì 29 gennaio 2015. Prodotto da Medusa, Maccio firma anche la regia e la sceneggiatura: con lui nel cast anche i sodali Luigi Luciano-Herbert Ballerina e Enrico Venti-Ivo Avido nei panni rispettivamente di Alfonzo-Filomena Leccamuli-Passante di Professione e di Pippo-Tamarro-Buttafuori, Barbara Tabita alias Sharon, Lavinia Longhi nel ruolo di Franca, Nino Frassica, Raul Cremona, Pierluigi Pardo e Andrea Scanzi, questi ultimi in qualità di special guest. NanoPress ha intervistato Maccio a margine della conferenza stampa.

Costato un milione e settecentomila euro, Italiano Medio segna il debutto cinematografico di Marcello Macchia, dopo anni di successi inanellati, uno dietro dell’altro, grazie anche alla fortunatissima serie TV ‘Mario’. Maccio Capatonda è ormai un fenomeno, specchio di una comicità dissacrante e arguta, tormentone per gli aficionados. L’arrivo nelle sale di Italiano Medio ci ricorda un altro ‘caso’ di comicità partita quasi in sordina e esplosa proprio al cinema: quella di Checco Zalone. Come fu per il comico barese all’uscita del primo film, anche per Maccio i produttori – e il cast – non fanno proiezioni né rivelano grosse aspettative. ‘Ci siamo divertiti’, fanno sapere Maccio e compagni. Alla domanda di NanoPress ‘Cosa ti aspetti da Italiano Medio?’, Macchia risponde: ‘Nulla, sto nella media, anzi, forse ancora al di sotto perché è meglio volare bassi’.

Se pensate che Italiano Medio sia un film scontato, vi sbagliate. Senza svelare nulla del finale, riportiamo quanto ci ha confidato Maccio sulla sua idea di ‘italiano medio’ (che trovate anche nel video di apertura di questo articolo) e sulle speranze che possiamo nutrire nei confronti di questo strano esemplare: ‘Il film ha un finale amaro e racconta, appunto, un compromesso amaro, ma nella vita ci sono speranze perché siamo in un periodo abbastanza di transizione; mi sembra di vedere, rispetto al film, dei piccoli segni di miglioramento’.

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