Marco Stacchio è stato trovato morto a Macerata, all’interno della roulotte in cui viveva dal 2016. L’allarme era stato lanciato dalla madre.
A ucciderlo forse è stato un malore ma ulteriori risposte si avranno dall’ispezione cadaverica decisa dal magistrato.
Nelle scorse ore la madre di Marco Stacchio aveva lanciato l’allarme perché non riusciva più a mettersi in contatto con suo figlio. Il 47enne viveva da anni in una roulotte, precisamente da quando nel 2016 il terremoto aveva distrutto la sua abitazione.
Da quel giorno, in cui Marco aveva perso tutto, ha deciso di allontanarsi dagli altri e vivere una vita solitaria nelle campagne di Treia, in provincia di Macerata. Si sistemò nella sua roulotte e la parcheggiò nei pressi del luogo dove sorgeva un tempo la sua casa.
Un dramma nel dramma quello di un uomo costretto a vivere in questo modo, completamente da solo, così come è morto per cause ancora in corso di accertamento.
L’allarme è stato lanciato ieri mattina dalla madre del 47enne, che preoccupata perché non lo sentiva da giorni, ha chiamato i soccorsi che subito si sono mobilitati.
Stacchio era molto conosciuto, nonostante avesse deciso per una vita solitaria, infatti molti anni fa era stato vittima di un accoltellamento da parte di un conoscente. Ancora da stabilire la data dei funerali dell’uomo.
Nei giorni scorsi la madre di Marco aveva lanciato l’allarme perché non riusciva più a mettersi in contatto con lui.
Le forze dell’ordine hanno ritrovato il cadavere nella roulotte già in avanzato stato di decomposizione, segno che la morte è avvenuta già da giorni ma nessuno se ne è accorto.
Secondo quanto ricostruito, Marco Stacchio è stato ritrovato nel pomeriggio di ieri e oltre alla Polizia è giunta sul luogo anche l’ambulanza ma l’uomo era già morto e i sanitari hanno solo potuto caricare la salma per portarla presso il medico legale che procederà con gli esami decisi dal magistrato Enrico Riccioni.
Il sindaco Franco Capponi ha commentato con parole molto tristi l’accaduto, affermando che più volte gli era stata proposta una casa popolare in modo che potesse vivere dignitosamente, ma lui aveva sempre rifiutato.
Non è chiaro per quale motivo Marco aveva voluto allontanarsi dalla civiltà, forse per paura di un evento analogo a quello del terremoto del Centro Italia, che lo aveva strappato violentemente alla sua quotidianità.
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