I genitori di Maddie McCann, la bambina scomparsa nel 2007 in Portogallo, hanno perso il ricorso per diffamazione contro il detective Gonçalo Amaral, che li ha accusati di essere responsabili della sparizione.
Un caso misterioso che, ancora oggi dopo anni, fa discutere: parliamo della scomparsa della piccola Maddie McCann, una bambina di tre anni persa in Portogallo dai genitori, della quale non si è saputo più nulla.
I genitori della bambina hanno presentato un ricorso per diffamazione verso il detective portoghese Gonçalo Amaral, che all’epoca guidò le indagini da parte della polizia.
L’uomo ha accusato la coppia di essere coinvolta nella scomparsa, in alcune dichiarazioni rilasciate per un libro, un documentario e un’intervista.
Dopo 15 anni, ancora non si sa chi sia il vero responsabile della scomparsa della piccola Madeleine McCann, che si trovava con la famiglia in vacanza a Praia da Luz, in Portogallo.
Insieme ai suoi fratellini e ai figli di amici dei genitori, la piccola era stata lasciata sola in camera mentre tutti gli adulti andarono in un ristorante vicino a mangiare.
Maddie, però, al ritorno dei genitori non c’era più e partì così una grandissima indagine per ritrovarla, che però non è andata a buon fine.
Gonçalo Amaral, uno dei nomi protagonisti della vicenda, ha guidato la mal riuscita ricerca di Madeleine da parte della polizia portoghese nel 2007.
I genitori della piccola, Kate e Gerry McCann, hanno citato in giudizio l’uomo per le sue dichiarazioni rilasciate in un libro, in un documentario e in un’intervista, dove affermava che la coppia era coinvolta in questa misteriosa sparizione.
Dopo che nel 2015 il detective era stato condannato a pagare 500mila euro di danni ai genitori di Maddie.
Nel 2017 la corte d’appello ribaltò la decisione, così la coppia si è appellata a Corte Europea per i diritti dell’uomo, ma purtroppo ora arriva la notizia che la richiesta è stara respinta.
La Corte Europea ha decretato che l‘informazione riportata dal detective portoghese era lecita, perché già prima della pubblicazione del libro o del documentario era stata resa pubblica.
I McCann, ora, hanno tre mesi per appellarsi ancora una volta a questa decisione. Al momento, i genitori della piccola Maddie si dicono delusi di questa decisione.
La coppia, infatti, pensa che le parole del detective hanno un impatto negativo sulla ricerca della figlia.
Secondo loro, se tutti credessero a un loro coinvolgimento nella scomparsa, l’allerta svanirebbe e le forze dell’ordine non potrebbero accedere a eventuali informazioni importanti per il ritrovamento della bambina, che oggi sarebbe ormai una ragazza.
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